Fiumicino – Lo sciopero dei lavoratori di Aviation Services della categoria handling a Fiumicino risalente allo scorso venerdì 10 novembre (indetto da FIT CISL ed UGL Trasporto Aereo), ha causato una nuova divisione fra sindacati, con la FIT CISL e l’ UGL da una parte, e Filt CGIL e UIL Trasporti dall’altra. In un loro comunicato ai lavoratori dell’8 novembre, FIT CISL e UGL Trasporto Aereo, avevano dettagliatamente illustrato la situazione e le ragioni per cui indicevano lo sciopero del 10 novembre. Dopo aver ricordato che la riduzione dei soggetti operanti su Fiumicino nel comparto handling aveva comportato un aumento dei ricavi per le aziende superstiti, le due sigle sindacali informavano i lavoratori di avere aperto un’ulteriore procedura di raffreddamento nei confronti di Aviation Services su argomenti quali le modalità di utilizzo delle turnazioni, organizzazione e carichi dei lavoratori, utilizzo del monte ore giornaliero (MOG), rapporto fra mansioni e livelli.
Tutto questo mentre la Filt CGIL e la UIL Trasporti, dopo che la procedura inerente i tempi tuta, buste paga e refezione era stata dichiarata chiusa negativamente da tutte e 4 le sigle, hanno sottoscritto un accordo con l’Aviation Services.
Riguardo a questi ultimi argomenti, CISL e UGL sottolineano le carenze della refezione, troppo lontana dal luogo di lavoro per cui difficilmente si riescono a rispettare i tempi delle pause pranzo, inoltre l’importo del ticket è insufficiente a un pasto adeguato, ticket che è del tutto assente per i part-time.
I due sindacati rimarcano anche gli eccessivi costi per il parcheggio, l’inadeguatezza della polizza vita e la mancata indicazione dei criteri per l’incremento da 10 a 12 dei mesi di lavoro per alcuni lavoratori, che in un precedente accordo venivano indicati in 22 – gli ex GroundCare, che dovevano avere la priorità – e ora invece diventano 14 e senza alcun criterio di anzianità.
Replicano Cisl e Ugl: «L’accordo è stato sottoscritto a due, soltanto perchè legittimamente Cisl e Ugl hanno dichiarato la non disponibilità alla trattativa, motivando la loro decisione con l’assenza di una convocazione ufficiale che coinvolgesse la stessa prefettura di Roma. Di fatto invece le 4 Organizzazioni sindacali sono state convocate dall’azienda sulla tematica inerente la costituzione di una società di pulizie di bordo controllata al 100% da Aviation Services e nella mail introduttiva alla convocazione l’Azienda faceva anche riferimento ad una disponibilità a riaprire la trattativa sulle tematiche oggetto della procedura di raffreddamento.
Cisl e Ugl anche a fronte di questa disponibilità e con il dissenso della Cgil e Uil hanno legittimamente deciso di proclamare comunque lo sciopero, rompendo di fatto l’unità sindacale. Come Filt Cgil e Uil abbiamo invece valutato l’opportunità di proseguire la trattativa per raggiungere poi un accordo. Un accordo che porta oggettivamente solo condizioni di miglior favore ai lavoratori di Aviation Services, nel quale hanno trovato soluzione tutte le problematiche della procedura di raffreddamento aperta unitariamente (riconoscimento tempi tuta/tolleranze in entrata ed uscita, problematiche inerenti il diritto a fruire della refezione..etc ) e che di fatto porta a ciascun lavoratore un incremento economico di circa 449 euro/anno.
A luglio scorso le 4 organizzazioni sindacali confederali, hanno sottoscritto un verbale di riunione dove prendevano atto del progetto di Aviation Services di costituire un soggetto industriale da lei totalmente controllato (al 100%),che si occupasse delle pulizie di bordo AA/MM e locali aziendali internamente al sedime aeroportuale, con l’obiettivo di razionalizzare e reinternalizzare i servizi sopracitati nell’ottica di una regolamentazione del comparto; un obiettivo questo più volte manifestate unitariamente dalle stesse organizzazioni sindacali. Un progetto quindi in alcun modo contestato ne contrastato, in quell’occasione, da nessuna delle Organizzazioni sindacali. Inspiegabilmente – secondo Cgil e Uil -, invece nella trattativa in cui si è discusso di quella tematica , cisl e Ugl hanno dichiarato la loro contrarietà a quel progetto. Cgil e Uil coerentemente con la firma di quel verbale di luglio , hanno invece dichiarato la disponibilità a proseguire il dialogo e tentare di costruire un accordo che garantisse tutele occupazionali, salariali ed estendesse alla popolazione assunta nella nuova società le condizioni di miglior favore riconosciute in Aviation Services. E così è stato.
L’accordo prevede che: la nuova società opererà appplicando il CCNL del trasporto aereo sezione handlers e riconoscerà il protocollo di sito per la clausola sociale vigente per le pulizie di bordo; la società opererà con personale assorbito per clausola sociale dalla On Board Catering ( alla quale erano subappaltate le pulizie di bordo di alcune delle compagnie assistite da Aviation Services ), con neoassunti e con la formula del distacco dei lavoratori in forza in Aviation Services, ma solo e soltanto su ufficiale volontarietà espressa dal lavoratore; in ultimo l’accordo prevede anche una clausola di salvaguardia, per cui se entro i primi tre anni la nuova società non assumesse quote di mercato e entrasse in un processo di crisi aziendale , l’occupazione tutta sarebbe garantita all’interno della casa madre Aviation Services s.p.a.
«Un accordo quindi – sottolineano Cgil e Uil, nelle persone di Carmine Coccetti, Paolo Pagnotta, Maurizio Montagna e Alessandro Ciolli – che convoglia i servizi di pulizie di bordo verso un soggetto maggiormente affidabile e stabile sul mercato di Fiumicino almeno per i prossimi 5 anni e garantisce occupazione e salario dei lavoratori.
Queste – concludono – le vere ragioni che hanno portato la FILT CGIL e la UILTrasporti a sottoscrivere i due accordi».