lunedì, Novembre 25, 2024

Chiesta l’adozione del piano di gestione Unesco

Cerveteri – Il gruppo Idee in Movimento per Caisra, rende noto che ha inviato una nota alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale e all’Ufficio Patrimonio Mondiale dell’Unesco – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con richiesta di acquisizione della documentazione relativa alla variante generale al Prg di Cerveteri, adottata dall’amministrazione comunale con deliberazione del Consiglio comunale del maggio scorso, per verificare la coerenza con il Piano di Gestione Unesco e contestualmente chiede la conclusione dell’aggiornamento del piano stesso. Il gruppo, costituito da liberi cittadini che da anni lavorano nel territorio per la tutela e valorizzazione del sito Unesco, rimette le osservazioni presentate congiuntamente all’associazione ambientalista nazionale Italia Nostra, avverso la variante generale al Prg di Cerveteri. Informa inoltre che l’associazione Vas (Verdi ambiente e società) ha presentato tre distinte proprie note a Comune, Regione e città Metropolitana evidenziando i vizi di legittimità, chiedendo l’annullamento dell’intero procedimento. Nel documento, inviato all’amministrazione comunale e agli enti sovraordinati competenti, «si sottolinea come la variante adottata, ancorché viziata da innumerevoli illegittimità ed in totale contrasto con la normativa urbanistica vigente, sia anche fortemente divergente dalla visione tracciata dalle linee guida del Piano di gestione Unesco, notoriamente ispirata ai principi di uno sviluppo sostenibile e corretto del territorio, basato sulle sue vocazioni naturali e sul ripristino ambientale e paesistico dell’area. Il Piano di Gestione va perciò, a nostro avviso, tenuto nella giusta in considerazione, sebbene dal punto di vista strettamente normativo non sia cogente per gli atti urbanistici comunali». «Le associazioni ambientaliste e il nostro gruppo – continua la nota – chiedono che si ritorni alle procedure previste dalla legge 38/99 al posto della variante adottata non prevista da alcun strumento legislativo vigente e che il Piano di gestione Unesco venga inserito nella sua interezza nel Documento programmatico di indirizzo (Dpi) del nuovo Pugg. La richiesta nasce dall’esigenza di progettare e realizzare una pianificazione urbanistica territoriale che abbia come linee d’indirizzo la salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio storico archeologico-ambientale e (citando il nostro piano di gestione Unesco) “uno sviluppo economico e sociale sostenibile fondato sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del territorio”». In conclusione si chiede «di adoperarsi, nell’ambito delle proprie competenze, per arrivare quanto prima alla stesura definitiva dell’aggiornamento del piano di gestione e di alzare il livello di attenzione su questi territori patrimonio dell’umanità, difesi sì dalle leggi, ma minacciati costantemente da interessi economici e politici diversi da quelli che portano ad una politica seria e corretta di tutela e valorizzazione del territorio, della quale abbiamo invece assolutamente bisogno».
(Seapress)

Redazione
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