Borgorose – Il progetto presentato dal colosso ACEA agli inizi del 2017, relativo ad un impianto di digestione anaerobica e compostaggio con valorizzazione energetica del biogas, sarebbe destinato a rilanciare non solo il profilo industriale del comune alle porte di Rieti, ma anche la stessa economia, in piedi, al momento, solo grazie alla presenza di AGORA’ (società che fornisce servizi allo spettacolo): si è tenuta ieri in Regione infatti la conferenza di servizi per il progetto poc’anzi citato. L’area del Cigolano/Valle del Salto avrebbe così l’occasione per creare posti di lavoro e rilancio dell’economia locale; opportunità, questa, preziosa per decine di giovani costretti a migrare per sopravvivere. Un’area abbandonata da anni che il Comune vuole rilanciare come nucleo industriale e che, allo stato, si presenta come una ghost valley senza posti di lavoro. Il progetto ACEA prevede la creazione di decine di posizioni lavorative impegnando le strutture ricettive del Comune di Borgorose, che senza questo rischierebbero la chiusura. Tenendo anche conto che i cittadini avrebbero una forte riduzione della tariffa rifiuti e magari, anche la fornitura gratuita di energia elettrica per alcune aree pubbliche.
L’area dove dovrebbe sorgere l’impianto è composta da un vecchio capannone industriale dove una volta operava la società Conforti (nota casa costruttrice casseforti) ed è servita da depuratore e acquedotto, evitando l’uso di pozzi che, se fossero presenti, avrebbero la sola funzione di utilizzo irriguo. Il riutilizzo di un vecchio sito, permetterebbe anche di superare il centro di smistamento rifiuti vicino all’impianto che rappresenta in qualche modo una fonte inquinante superata dalla recente tecnologia.