Cerveteri – Ad un giorno esatto dalla pubblicazione della ordinanza sindacale che imponeva alla società Ostilia la consegna delle chiavi dell’impianto di depurazione di Campo di Mare di sua proprietà per l’esecuzione dei lavori necessari affinché abbiano fine gli sversamenti di liquami a mare, lavori per i quali l’Ostilia continuava a fare orecchie da mercante e per i quali saranno chiamati in danno, la Capitaneria di Porto di Ladispoli, alla presenza della Polizia locale di Cerveteri, in forza di quella ordinanza, si è fatta consegnare le chiavi dell’impianto, consegnandole poi al dirigente del comune. Immediatamente è stato predisposto un intervento con un autospurgo per togliere l’eccesso di liquami che intanto si è accumulato, in attesa degli interventi strutturali e di manutenzione che non sono stati ancora affidati. Per l’affidamento dei lavori si è provveduto ad invitare cinque ditte presenti nell’elenco dei fornitori del comune alle quali sono stati richiesti der preventivi sulla base dei quali poi si arriverà alla scelta. Si pensa che entro un mese si potrà arrivare alla soluzione del problema che ha causato un danno ambientale rilevante e creato una crisi “diplomatica” tra i comuni di Cerveteri e Ladispoli. La domanda che tutti si fanno è quanto sia stato necessario e a chi possa essere servito arrivare ad un punto tale, soprattutto essendo consapevoli che temporeggiare o tentare di scaricarsi reciprocamente le responsabilità, si inquinava il mare di Cerenova e della vicina Ladispoli. Bene il pugno di ferro quindi, ma ci si aspetta anche che il Comune prenda posizione anche in altre sedi se possibile, per tutelare gli interessi dei propri cittadini.
(seapress)