Ladispoli – Santori e Ardita (Rita e non Giovanni rimasto ai box superato politicamente dalla sorella) sono in testa nella gara di manifesti abusivi a Ladispoli.
Sono iniziati i primi blitz sulle tabelle elettorali predisposte come da legge dai comuni. Tabelloni che garantiscono a tutte le formazioni partecipanti alle elezioni politiche e regionali di avere a disposizione un punto di affissione. Ma, complice anche il fatto che non c’è più la corsa di una volta, fino a qualche giorno fa tutte le plance erano vuote. Ormai la politica cerca di lavorare con la propaganda sui social mettendo spesso a nudo anche difetti nascosti dei candidati.
A rompere la quiete sono stati a Ladispoli gli "attacchini" di Fratelli d’Italia per le regionali, almeno quelli commissionati dal consigliere uscente Sartori e da Ardita. In campo vi sarebbe infatti la sorella di Giovanni, mentre l’altra ala di Fratelli d’Italia porta Righini. Le plance della città sono state tappezzate di manifesti con i nomi dei due canditati apposti su tutti gli spazi e non solo su quelli assegnati. Un fatto che ha fatto indignare in molti soprattutto del M5S che hanno sottolineato la scorrettezza politica del blitz. Dal canto suo Ardita è sembrato del tutto pentito e si è difeso dando delle "zecche" a chi contestava questa azione abusiva.
A prendere le distanze da Ardita l’assessore Prato che ha specificato come lui sostenga altri candidati, ma anch’esso preso di petto per aver tenuto l’auto parcheggiata in carreggiata con appoggiato sul retro il manifesto elettorale di Righini.
(seapress)