L’atto intimidatorio messo a segno nei giorni scorsi ai danni di Marco Omizzolo non è purtroppo un episodio isolato, ma l’ennesima azione vandalica subita dal giornalista e sociologo impegnato da anni sul territorio nel raccontare il fenomeno delle agromafie e, in particolare, del caporalato quale pratica criminale che calpesta la dignità umana e lavorativa delle persone alimentando illegalità e violenza.
A Marco va tutta la mia solidarietà e il sostegno pieno dell’Amministrazione comunale, nonché l’invito a continuare nel suo prezioso lavoro di denuncia e ricerca della verità. Un lavoro analitico, fatto di coraggio, coerenza, professionalità che ci testimonia di storie e fatti che riguardano tutti e ci ricordano quanto è importante tenere gli occhi sempre aperti su ciò che succede a pochi passi dalle nostre case, intraprendendo quel cammino che ci rende una società civile, cittadini consapevoli e responsabili.