“Sugli impianti di Civitavecchia incombe il 2025, data in cui è prevista l’uscita dal carbone, mentre su quelli di Montalto di Castro proseguono gli interventi di smantellamento con l’incertezza sui processi di riqualificazione”. Lo dichiara il comitato direttivo della Fiom Cgil Roma nord – Viterbo che prosegue evidenziando molte delle difficoltà che il settore sta affrontando e alcune problematiche riscontrate dal sindacato.
“La situazione occupazionale di chi lavora in queste Centrali continua ad essere legata ai rinnovi delle gare d’appalto – spiegano dal direttivo – per i lavori di manutenzioni meccaniche e pulizie industriali o di scoibentazione, troppo spesso caratterizzati da necessità di risparmio anziché dalla qualità del lavoro. Gli impianti hanno bisogno di continui lavori di manutenzione e pulizia che non devono essere condizionati solo dalle richieste del mercato, come spesso sostenuto dalla Fiom – Cgil nei confronti di Enel; continuano gli interventi straordinari diurni e notturni, quando invece servirebbe una programmazione; continua il ricorso ad ammortizzatori sociali, che peraltro si stanno esaurendo, dopo le riduzioni previste dal Jobs act, strumenti – tuonano dal sindacato – diventati ormai quasi strutturali per fronteggiare da un lato le crisi e dall’altro i continui ribassi nell’aggiudicazione dei lavori”. (seapress)