Cori – È stata la ‘Città dell’Altra Economia’ di Testaccio a fare da sfondo alla manifestazione che ha visto la partecipazione dei rappresentanti istituzionali e produttori del Comune di Cori e degli altri Comuni del Lazio, riunitisi per portare a termine il percorso con cui sono state riconosciute 21 De.Co. (Denominazione Comunale) di prodotti tipici.
Si tratta dei Comuni che hanno aderito, attraverso un percorso fatto con Anci Lazio, al progetto ‘Origine Comune’, promosso dal Consiglio Regionale del Lazio e da Agro Camera, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma.
La De.Co. riconosciuta dal Comune di Cori è quella del prosciutto cotto al vino: prodotto pregiato, caratterizzato da un gusto particolarissimo e realizzato esclusivamente nel paese lepino secondo una ricetta che per la prima volta viene ora messa nero su bianco in un disciplinare, rappresenta un unicum che l’amministrazione comunale di Cori intende promuovere, promuovendo, attraverso di esso, l’intero suo territorio.
La De.Co., infatti, rappresenta un cambiamento di rotta nell’ambito della salvaguardia delle identità territoriali legate alla tradizione agroalimentare ed enogastronomica di un luogo. Essa è un valido strumento per tutelare le specificità locali e la cultura della comunità e del territorio, costituisce elemento qualificante per un riconoscimento e una riconoscibilità del prodotto, che lo lega in modo inconfondibile a un luogo fisico di appartenenza valorizzandone la storia e l’identità.
Così il territorio corese è evocato attraverso un prodotto, di antica tradizione, frutto di un processo di trasformazione assolutamente peculiare che lo distingue in modo specifico.
“Quello del riconoscimento della De.Co. – affermano il Sindaco di Cori Mauro De Lillis e l’Assessore all’Agricoltura Simonetta Imperia – è un passaggio fondamentale per dare valore al nostro territorio attraverso un prodotto che lo caratterizza in modo esclusivo, una specialità talmente particolare che va promossa perché non se ne perda la tradizione ma anzi venga valorizzata. Il territorio – proseguono – comunica se stesso anche attraverso questo tipo di prodotto, evocativo di una storia che rischierebbe di andare perduta. Al prossimo consiglio comunale – concludono i due amministratori – porteremo per l’approvazione la delibera relativa, il regolamento per entrare a far parte del codice De.Co. e il disciplinare condiviso con i produttori che indica i requisiti (anche igienicosanitari, come richiesto dalla Asl), e gli ingredienti, la procedura e il metodo, dunque tutto ciò che fa la storia e la tipicità di questo alimento”.
Alla manifestazione presso la ‘Città dell’Altra Economia’ sono intervenuti tra gli altri l’Assessore uscente all’Agricoltura della Regione Lazio Carlo Hausmann, e il vice segretario di Anci Lazio Giuseppe De Righi. Per il Comune di Cori erano presenti l’Assessore all’Agricoltura, Simonetta Imperia, i fratelli Cristiano e Alessandro Saccucci della macelleria I Lepini e Fabrizio Nardi dell’azienda Le Bontà, cioè i produttori che ad ora hanno il riconoscimento De.Co. avendo aderito a tutte le norme previste dal disciplinare