"Nel nostro paese vengono effettuati 200 trapianti di cuore artificiale ogni anno". Lo ha il direttore dell’Unita’ di cardiochirurgia del San Camillo di Roma, Francesco Musumeci. "La tecnologia piu’ innovativa e’ rappresentata da pompe centrifughe a levitazione magnetica – ha spiegato l’esperto – e sono utilizzate con successo negli adulti. Per i bambini non vanno bene per via delle dimensioni". Secondo Musumeci, la vera innovazione del trapianto effettuato all’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma riguarda le dimensioni piu’ che la tecnologia. "Non si tratta di una tecnologia nuovissima, l’innovazione sta nelle dimensioni che sono molto piccole ed adattabili a bambini", ha aggiunto l’esperto. "E’ una buona soluzione – ha continuato – specialmente perche’ i cuori disponibili per i pazienti pediatrici sono pochi e in forte diminuzione". Per gli adulti, a volte, puo’ essere l’unica possibilita’. "Alcuni trapianti di cuore artificiale – ha spiegato Musumeci – servono da ponte in attesa di un cuore umano, altri sono definitivi. Possono durare fino a 8 anni e permettere ai pazienti una qualita’ di vita accettabile". Tuttavia, avere un cuore artificiale espone a gravi infezioni. "Il limite sono le infezioni che possono sopraggiungere nel tempo a causa del cavo attraverso cui si alimenta il cuore artificiale", ha detto l’esperto. "Oggi si sta lavorando alla ricerca di sistemi di ricarica piu’ sicuri", ha aggiunto Musumeci. "Speriamo di poter un giorno utilizzare sistemi di trasmissione dell’energia per via transcutanea che elimino il problema delle infezioni", ha concluso.
La fase sperimentale del trapianto di cuore è iniziata nel 1905 con Carrel Guthrie, che operò un trapianto cardiaco eterotopico da cane a cane. Nel 1960 Lower e Shumway descrivono il primo trapianto cardiaco ortotopico nell’animale. Il primo trapianto di cuore al mondo fu eseguito il 3 dicembre 1967 dal chirurgo sudafricano Christiaan Barnard all’ospedale Groote Schuur di Città del Capo, su Louis Washkansky, di 55 anni, che morì 18 giorni dopo. La donatrice fu una ragazza di 25 anni, Denise Darvall, morta in seguito a un incidente stradale. Il 2 gennaio 1968 lo stesso professor Barnard eseguì il secondo trapianto cardiaco sul dentista Philip Bleiberg, che visse con il cuore nuovo per 19 mesi. Nel 1968 iniziò il programma clinico a Standford per la ricerca sui trapianti di cuore, mentre è del 1972 l’introduzione della biopsia endocardica per il monitoraggio del rigetto acuto. Il primo ritrapianto di cuore è stato effettuato nel 1975 e, nel 1980, viene introdotta la ciclosporina come farmaco antirigetto.