C’è bisogno di un’operazione shock per redistribuire i redditi e dare nuove opportunità di crescita al Paese. Disoccupazione stabile all’11,4%. Scende leggermente la disoccupazione giovanile, attestandosi comunque a un livello allarmante: 38,8%. Non dimentichiamo che, al Sud, la disoccupazione giovanile rimane ben più elevata, con picchi tra il 60 ed il 65%. Dati che, nonostante le impercettibili oscillazioni, rimangono estremamente preoccupanti e richiedono attenzione e operatività.
l Paese ha bisogno di un piano shock che rimetta in moto, in maniera seria e concreta il mercato occupazionale. I benefici di un Piano Straordinario per il Lavoro per le famiglie e per l’economia intera sarebbero, infatti, enormi. Per rendersene conto basta osservare i risultati di uno studio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, secondo il quale, se il tasso di disoccupazione si attestasse al 6% (livello pre-crisi, ancora eccessivo a nostro parere): la capacità di acquisto delle famiglie aumenterebbe di circa +40 miliardi di Euro l’anno; con i contributi di chi passerebbe da disoccupato ad occupato il fondo pensionistico avrebbe un incremento di circa 15 miliardi di Euro.
Calcoli che non tengono conto, inoltre, degli effetti positivi dal punto di vista sociale: giovani ai quali verrebbe restituito un futuro in un Paese che tornerebbe a crescere grazie al contributo, alla creatività ed all’innovazione. Per questo è fondamentale destinare ogni risorsa ricavata attraverso una reale lotta all’evasione fiscale, la tassazione delle rendite finanziarie, tagli a sprechi ed abusi e, se necessario, anche la vendita di parte delle riserve auree (circa il 10-15%), ad un piano per la modernizzazione, la messa in sicurezza antisismica, l’innovazione e la ricerca, la valorizzazione dell’offerta turistica, che rimetterebbe in moto l’occupazione e lo sviluppo.