Parmalat ha siglato con l’ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell’Agenzia delle Entrate italiana l’accordo preventivo che definisce i metodi e i criteri per il calcolo del cosiddetto Patent Box. Secondo le stime di Parmalat, i benefici fiscali totali, relativi alle annualità 2015, 2016 e 2017, oscillano fra i 15 e i 16 milioni di euro. La quantificazione dei benefici per gli esercizi 2018 e 2019 sarà disponibile a seguito della redazione dei rispettivi bilanci, si spiega dal gruppo. Il regime opzionale di agevolazione fiscale, introdotto nel 2015, consente di escludere dalla base imponibile sia Irea che Irap una quota dei redditi derivanti dall’utilizzo diretto e indiretto di opere dell’ingegno, di brevetti, di marchi ed altre attività immateriali; l’esenzione, pari al 30% per il 2015 e al 40% per il 2016, salirà poi al 50% per le annualità 2017, 2018 e 2019. Dal 2020 l’agevolazione non potrà più essere estesa anche ai marchi aziendali.
