“Non c’è repressione efficace. In Italia non si fa come negli altri Paesi dove reprimono seriamente questi reati. In primo luogo, sostanzialmente nessuno sconta le pene per questi reati. Già sono pochissimi i condannati perché comunque fino a 4 anni di reclusione si viene affidati ai servizi sociali. Tra l’altro, anche quale pena residua di maggior pena, per cui se uno ha fatto qualcosa di custodia cautelare si arriva a 4 anni e mezzo, 5 anni, e non si va in carcere. Non c’è un messaggio di deterrenza per le classi dirigenti che sono attentissime al rapporto costi-benefici. Se sanno che ci sono pene certe non li commettono determinati reati”. Lo ha dichiarato Piercamillo Davigo, Presidente della II Sezione Penale presso la Corte suprema di cassazione e autore del libro «In Italia violare la legge conviene». Vero! edito da Laterza, intervistato da Klaus Davi per il programma KlausCondicio, online su YouTube, rispondendo a una domanda sul caso dello Stadio di Roma.