venerdì, Dicembre 27, 2024

Roma: vasta operazione antiusura della Guardia di Finanza

Sgominata un’organizzazione criminale che praticava estorsioni e usura con tassi che oscillavano dal 90% al 180% all’anno – con punte del 570%: sette le persone arrestate dalla Guardia di Finanza di Roma nell’operazione ’Terza Età’. Undici i milioni di beni sequestrati tra cui quote sociali, capitale sociale e intero patrimonio aziendale di 9 società di capitali – di cui una di diritto estero – e 2 ditte individuali, nonché una quota maggioritaria di una società consortile, attive nei settori del commercio autoveicoli, intermediazioni finanziarie, commercio di prodotti petroliferi, commercio all’ingrosso di prodotti vari, ristorazione, alberghiero e assistenza sociale residenziale. Ma anche tre immobili a San Cesareo e Palestrina, in provincia di Roma. Contestualmente all’esecuzione delle misure personali e reali, in esecuzione anche 30 perquisizioni in provincia di Roma, Latina e Napoli con l’impiego di oltre 150 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Capitale e il supporto dei Reparti competenti per territorio.
Secondo le indagini, l’organizzazione prestava soldi a imprenditori in difficoltà con tassi usurai che oscillavano dal 90 al 180% – con punte del 570% – usando minacce e violenze per ottenerne la restituzione o appropriandosi dei beni dei debitori, a parziale storno dei crediti vantati. I finanzieri hanno eseguito per questo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale capitolino, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 9 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere , usura, estorsione, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, truffa aggravata ai danni dello Stato, auto – riciclaggio e trasferimento fraudolento di beni al fine di eludere la normativa antimafia in materia di prevenzione patrimoniale. L’operazione – denominata ’Terza età’ in quanto uno dei settori di reinvestimento dei proventi illeciti dell’organizzazione criminale era rappresentato dalle strutture protette per anziani – nasce da una pregressa attività investigativa che, nel settembre 2017, aveva portato alla cattura, tra gli altri, di Massimo Nicoletti figlio di Enrico, storico cassiere della banda della Magliana.
Nel corso di quelle indagini era emerso che un faccendiere di Nicoletti, trovandosi in difficoltà economiche e dovendo restituire a terzi rilevanti somme di denaro, si era rivolto a M. L. allo scopo di ottenere un prestito. Approfondimenti su M. L. – delineandone la caratura delinquenziale e le importanti relazioni nel mondo criminale – hanno evidenziato l’esistenza di un autonomo e strutturato sodalizio.

Redazione
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