Si tratta ancora sulle nomine di Cassa depositi e prestiti. Unica certezza, al momento, il nome del presidente -Massimo Tononi- un ruolo che viene indicato, non a caso, non dal governo ma dalle fondazioni bancarie azioniste di minoranza. Sul nome dell’ad, invece, la strada appare ancora in salita. I nomi che circolano sono sempre gli stessi: Marcello Sala, gradito alla Lega, l’interno Fabrizio Palermo -le cui quotazioni sono in rialzo- e Dario Scannapieco. Questi due ultimi nomi sarebbero entrambi graditi al M5S, ma sul curriculum di Scannapieco, vicepresidente della Banca europea degli investimenti, c’è un’ombra che ne renderebbe in salita la nomina e che avrebbe fatto sorgere più di un dubbio in ambienti 5 Stelle: nel suo cv risulta membro del comitato consultivo di Spencer Stuart Italia, la società di cacciatori di testa scelta dal Mef per selezionare i candidati al ruolo di ad proprio della Cdp. Sul fronte Rai, invece, la partita nomine sembrerebbe in dirittura d’arrivo, almeno sulla delicata scelta del direttore generale. Secondo le ultime indiscrezioni sarebbero due i nomi in ascesa: quello di Andrea Castellari, attualmente il nome più gettonato, in passato dg a Discovery ora a Viacom; Fabrizio Salini, manager molto apprezzato nel mondo televisivo. Infine, il ruolo di direttore generale del Tesoro: la corsa di Alessandro Rivera, ’benedetta’ dal ministro Giovanni Tria, sarebbe naufragata definitivamente.
Banca Depositi e Prestiti: in pole position Andrea Castellari, Fabrizio Salini e Alessandro Rivera
