Dal restauro dei monumenti alla riqualificazione di spazi per la collettività, dalle opere pubbliche alla promozione di eventi sociali e culturali. Si aggiornano le regole che prevedono la sponsorizzazione, da parte dei privati, di iniziative, servizi e lavori promossi da Roma Capitale, con l’obiettivo di conseguire risparmi di spesa e per finalità di pubblico interesse. La Giunta Capitolina ha approvato il nuovo regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni, che indica procedure tecniche più rapide e nuove soglie per la conclusione dei contratti. Il regolamento è stato presentato in Campidoglio dalla sindaca Virginia Raggi e dall’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Gianni Lemmetti. A distanza di 14 anni dal precedente regolamento, si aggiornano quindi gli articoli che regolano il partenariato pubblico-privato, che ora verranno sottoposti al voto dell’Assemblea Capitolina. Viene agevolato il ricorso al mecenatismo e per la prima volta si fa riferimento al crowdfunding per la raccolta di fondi attraverso una piattaforma telematica. Le principali novità riguardano la variazione della soglia che consente al privato di supportare le iniziative del Campidoglio. Per i contratti di sponsorizzazione di valore inferiore ai 40mila euro, l’Amministrazione capitolina potrà procedere mediante affidamento diretto, ai sensi di quanto prevede il nuovo Codice dei Contratti Pubblici. L’avviso, in questo caso, dovrà essere pubblicato per 10 giorni all’Albo Pretorio e qui sul portale istituzionale. Durerà invece 30 giorni la pubblicazione dei “bandi” di sponsorizzazione, con procedura negoziata o a evidenza pubblica, di valore superiore a 40mila euro. Le stesse soglie e procedure varranno per le proposte spontanee da parte dei privati, con un diritto di prelazione a favore del soggetto promotore della sponsorizzazione. Viene anche agevolato il ricorso al mecenatismo, per il recupero di pezzi pregiati del patrimonio storico, architettonico e archeologico. Il provvedimento, oltre a conformarsi alla normativa nazionale che riguarda le erogazioni liberali mediante il cosiddetto art bonus, indica le modalità con cui privati, enti e associazioni privi di finalità di lucro possono sostenere progetti e iniziative a favore della collettività: le proposte da parte di questi soggetti verranno formalizzate con procedure di trattativa privata diretta, qualunque sia il valore della prestazione resa dal mecenate.