Poche idee e troppo prevedibili gli uomini di Di Francesco. Decidono Petagna su rigore e Bonifazi
La Roma implode su se stessa e apre il ciclo di sei partite decisive per il suo futuro nel peggiore dei modi, sconfitta per 2-0 in casa da una Spal che si è difesa a lungo, brava a sfruttare nel momento giusto le ingenuità giallorosse. A decidere la partita è un rigore di Petagna ed un colpo di testa di Bonifazi, ma in generale è la prestazione giallorossa a lasciare costernati. Dzeko è apparso irriconoscibile, Luca Pellegrini deve ancora trovare esperienza e maturità, Cristante è abulico finché resta in campo e Under sente il peso delle gare internazionali. Ne viene fuori una squadra sgonfia, ma con i soliti limiti di carattere e personalità. La Spal, invece, ha fatto la partita che doveva fare, difesa e ripartenze. E la vittoria gli rimette le ali verso la parte sinistra della classifica. Di Francesco tiene a riposo Manolas e rilancia Marcano al centro della difesa con Fazio, Semplici preferisce Valdifiori a Schiattarella in regia e si gioca le due punte, Paloschi più Petagna. Il pallino del gioco è in pratica in mano alla Roma per tutto il primo tempo, con i giallorossi che provano a trovare la chiave giusta (invano) un po’ in tutti i modi: allargando il gioco, verticalizzando negli spazi, palleggiando e cercando il taglio dell’opposto. La netta supremazia territoriale non si concretizza però quasi mai in qualcosa di pericoloso. La Roma è sempre lì e ci prova un paio di volte con Dzeko (al 16’ l’occasione migliore, con il bosniaco che calcia su Milinkovic-Savic in uscita) e un paio di volte con El Shaarawy, che però sbaglia sempre la scelta su attacchi a campo aperto. Poi al 32’ Dzeko protesta per una presunta spinta di Vicari e El Shaarawy non riesce a ribadire in rete da ottima posizione. E come spesso avviene in situazioni come queste, a passare è la Spal al 36’: contropiede a campo aperto di Lazzari, Luca Pellegrini in ripiegamento è ingenuo e tocca il ferrarese sulla schiena, con Pairetto che concede il rigore. Sul dischetto va Petagna che non sbaglia e porta in vantaggio la Spal alla prima occasione in cui gli ospiti si affacciano dalle parti di Olsen. Il giochino si ripete anche ad inizio ripresa, con la Roma che si divora al 9’ il pari con Dzeko (piattone lento su assist in corsa di El Shaarawy, con il bosniaco a tu per tu con Milinkovic-Savic) e la Spal che due minuti dopo la punisce ancora: angolo di Valdifori, Bonifazi svetta su errore a metà tra Cristante e Fazio e di testa insacca il 2-0. Allora Di Francesco prova a rimescolare la carte togliendo proprio Cristante (subissato di fischi) ed inserendo Kluivert, con Lorenzo Pellegrini spostato in mediana vicino a Nzonzi e Under a fare il trequartista alle spalle di Dzeko e pronto a trasformare il 4-2-3-1 in 4-2-4 in fase offensiva. A sfiorare il gol però è ancora la Spal con Petagna, a cui una grande parata di Olsen nega il 3-0 al 18’. Al 22’ Lorenzo Pellegrini sfiora il gol (traversa, con la palla deviata da Milinkovic-Savic), Milinkovic-Savic si fa espellere con una follia totale: prima prende il giallo per perdita di tempo su rimessa dal fondo, poi per stizza lancia il pallone via con rabbia, giustificandosi con la presenza di un altro pallone nell’aria piccola da poter rinviare. Finisce così, con la Spal che torna alla vittoria dopo 4 sconfitte consecutive e la Roma che ritrova il buio.