La notte di Nba regala emozioni e premia due protagonisti assoluti: Danilo Gallinari, trascinatore dei Los Angeles Clippers contro i Thunder di Oklahoma City, e Kawhi Leonard, mattatore nella gara tra i suoi Toronto Raptors ed i Boston Celtics. Bella vittoria dei Clippers (1-1) fra le mura amiche dello Staples center contro i Thunder (0-2) ancora privi di Westbrook. Partita strana e dai due volti con LA che trova la formula giusta nel quarto quarto con un quintetto particolare senza quattro titolari a conferma di quanto sia profondo il roster a disposizione di Rivers. Ottima gara di Gallinari che, con 26 punti in tre quarti, ha tenuto da solo in piedi la baracca con momenti di grande pallacanestro. Inizio impressionate di Gallinari protagonista assoluto con 10 punti del parziale tremendo con cui i Clippers aprono la partita (16-0 a 8’15” primo quarto). Il giocatore italiano sfodera tutto il suo arsenale offensivo (schiacciata in penetrazione, due tiri da tre e dalla media in rapida successione), ed è semplicemente immancabile per la difesa Thunder. In generale gli uomini di Rivers aggrediscono fino dalla palla a due, soffocando i Thunder in difesa e correndo bene in transizione. Il problema di questi Clippers è la continuità e i cali di ritmo che corrispondo spesso con momenti di confusione e siccità offensiva che permettono a Oklahoma di rientrare in gara (27-20 primo quarto) nonostante George litighi con il canestro. Partita nella partita lo scontro titanico fra i giganti Marjanovic e Adams e la forza del centro neozelandese è essenziale per riportare gli uomini di Donovan a contatto con Abrines che trova spazi e colpisce dall’arco. Rivers è costretto a rimettere i titolari ma l’energia iniziale è svanita e Ferguson firma la parità a 35 a 4’35 dalla pausa. La partita è brutta e spigolosa e si gioca tanto sui nervi, i Clippers si affidano a Gallinari che risponde sempre presente (16 nel primo tempo nel 48-46 Clips) ma pasticciano in attacco fermando troppo la palla e affrettando i tiri mentre i Thunder, privi di Westbrook, non riescono a scatenare il contropiede e devono giocare a una velocità a cui non sono abituati. Il secondo tempo si apre ancora nel segno di Gallinari ma i Clippers, senza un playmaker di ruolo e con Teodosic in panchina convalescente, faticano a costruire gioco e il primo sussulto di George segna il massimo vantaggio ospite (65 a 56 a 7’28” terzo periodo). Il parziale del quarto finale, 37 a 15, riassume perfettamente lo strapotere in campo dei padroni di casa e manda i titoli di coda.