Il consiglio approva: continua l’iter urbanistico per regolarizzare le strutture ricettive all’aria aperta sequestrate, per presunti abusi, dalla GdF
Approvate dal consiglio comunale le controdeduzioni alle osservazioni presentate sulla variante urbanistica al Prg per l’individuazione di nuove aree da destinare a strutture ricettive all’aria aperta. Ora la parola passa alla Regione Lazio che avrà 90 giorni di tempo per decidere se approvare o meno l’iter licenziato dall’amministrazione comunale ladispolana, dando così il via libera alle strutture ricettive all’aria aperta che andrebbero a ricadere nella zona nord della città, tra via Roma e via San Remo. Un ulteriore passo in avanti per gli amministratori di palazzo Falcone per andare a regolarizzare una situazione rimasta nel limbo per diversi anni e che ha portato alla chiusura dei camping in via Roma, oggetto di sequestro da parte della Guardia di Finanza, per presunti abusi edilizi. Intanto, a proposito di camping, sempre dalla Regione Lazio nelle settimane scorse, gli amministratori della Pisana avevano presentato un ricorso al Presidente della Repubblica Mattarella, per il quale il Comune di Ladispoli ha già dato incarico al proprio legale di difendere l’operato degli uffici comunali. Ricorso che al momento, secondo quanto riferito dagli amministratori di palazzo Falcone, non andrà comunque a bloccare l’iter per la messa in atto delle varianti stesse. Il ricorso presentato dalla Pisana, infatti, non avrebbe previsto la sospensiva della stessa, tanto che fino al momento del giudizio, da parte degli organi competenti, resterà valida. Da palazzo Falcone dunque si va avanti per andare a regolarizzare la situazione e allo stesso tempo andare a individuare ulteriori aree, sempre nella stessa zona, di ulteriori aree da destinare a strutture ricettive all’aria aperta.