Affondo della ministra Bongiorno: È un male che arriva da lontano”
Nella vicenda di Desiree “una certezza l’abbiamo: il contesto di degrado in cui si è svolto l’omicidio. “San Lorenzo è un quartiere abbandonato, senza controllo del territorio. Esiste purtroppo a Roma un problema di zone franche. Di questa situazione è oggettivamente responsabile chi fa il sindaco”. Anche se la ministra ha anche precisato che la situazione di degrado nella Capitale arriva da lontano, riferendosi, senza citarle, alle precedenti amministrazioni. Giulia Bongiorno, ministro leghista della Funzione pubblica, in un’intervista alla Stampa, riconosce “alla sindaca Raggi due attenuanti. La prima è che si deve occupare di una realtà estremamente vasta; la seconda che eredita una situazione complicata. Ma so per esperienza da penalista che l’illecito prolifera dove non c’è la presenza dello Stato”. “In un video ho sentito qualcuno dire a Salvini ‘vieni e liberaci’, come se volessero liberarsi da un oppressore. Hanno riconosciuto una istituzione che ha dimostrato di credere nella legalità”, osserva Bongiorno, che sulla possibilità che la Lega conquisti il Campidoglio in caso di dimissioni della sindaca aggiunge: “Questo tipo di Lega può piacere al Sud come al centro Italia, a persone che non vogliono più sentir parlare solo di diritti, ma anche di doveri. Ormai lo schema non è più destra o sinistra, ma chi crede nella necessità delle regole e della legalità, e chi no”. Bongiorno smentisce però l’ipotesi di una sua candidatura: “Sono impegnata h24 come ministro. Esaurita questa esperienza, torno a fare l’avvocato”. A Roma, aggiunge, “ho il privilegio di vivere in centro, e anche lì sta cominciando il degrado. Se e quando parlo di Roma è perché la amo, è la città in cui voglio far crescere mio figlio. E vorrei calpestare marciapiedi puliti ed evitare di avere in studio avvocati che arrivano ogni settimana ingessati per le cadute nelle buche”. Ma sulle questioni legate alla sicurezza ed alla legalità da registrare anche le parole del Presidente della Camera Fico: “La coesione sociale è il mezzo fondamentale per costruire tutto il resto della comunità solidale e un’economia sana e forte. Anche nei momenti difficili non ci vogliono ruspe ma più amore e fatica nelle idee e nella partecipazione. Essere costantemente nei quartieri difficili senza lasciare mai nessuno solo”.