La Squadra Mobile di Foggia ha arrestato anche il presunto quarto uomo che sarebbe coinvolto nella morte di Desirèe, la sedicenne uccisa in un edificio dismesso nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Secondo le prime informazione si tratterebbe di un giovane ghanese, di circa 30 anni, fermato nella periferia del capoluogo dauno. Sono previsti intanto per sabato mattina, nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di convalida e garanzia degli immigrati altri tre fermati. L’atto istruttorio si svolgerà davanti al giudice delle indagini preliminari Maria Paola Tomaselli. La Procura, con il pm Federico Pizza, contesta i reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Stamane poi il legale di fiducia della mamma di Desiree, l’avvocato Valerio Masci, ha avuto un incontro con il pm. “L’unica cosa certa è che Desirée è morta e che era una ragazza sempre seguita dalla famiglia, in particolare dalla madre e dalla nonna che l’avevano cresciuta”, ha detto il penalista lasciando gli uffici della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. “Mercoledì la giovane aveva chiamato la nonna raccontandole di aver perso l’autobus e aggiungendo che avrebbe passato la notte da un’amica. La telefonata era però arrivata da un’utenza privata, una circostanza che ha insospettito e messo in allarme la nonna e la madre, che si sono messe subito alla ricerca della giovane a Latina e a Cisterna, ma senza risultati”. “Quando è stato possibile abbiamo presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Ma l’unica notizia arrivata alla famiglia è stata poi quella della morte e del ritrovamento del corpo nella mattinata di venerdì dopo una telefonata che, alle 4 di mattina, richiedeva l’intervento del 118”.