“Ho pensato al fatto che c’è gente che ha fatto una cosa bruttissima a tutti noi. Emanuela da quel giorno non la abbiamo più vista. In questi anni siamo stati sostenuti da una grande fede. Spero che un giorno si possa far tornare il suo corpo a casa”. Sono queste le strazianti parole di Maria Orlandi, mamma di Emanuela, dopo il ritrovamento di ossa, su cui sono in corso accertamenti, durante lavori di ristrutturazione di una dependance della Nunziatura apostolica a Roma. In attesa degli esami necessari, tra cui il test del Dna, i cui risultati dovrebbero essere disponibili tra una decina di giorni, Maria Orlandi aggiunge: “Cercano, cercano, ma cosa cercano adesso? Adesso è tardi. Dovevano cercare dall’inizio, dal giorno in cui Emanuela non tornà più a casa, qui da me”. “Perdonare chi ha fatto del male a Manuela? Forse queste persone avranno una coscienza e sicuramente sarà Dio a giudicarle e castigarle. Mi ripeto spesso: sia fatta la volontà di Dio, e con questa forza si deve andare avanti”. Poi il fratello della Orlandi Pietro: “La notizia dovrebbe riempire di gioia ma se le ossa risultassero di Emanuela è come se fosse morta oggi. Se questa è la verità – conclude – è importante che esca. Voglio sapere perché Emanuela si trovava in quel posto e chi ce l’ha portata”.