lunedì, Novembre 4, 2024

La denuncia di Tibus: “Incomprensibile spendere 600mila euro per un sito provvisorio”

“Spostare 8 milioni di passeggeri, pendolari, studenti, dall’altro capo della città (in via provvisoria) e inoltre spendere oltre 600mila euro per riqualificare una zona, quella di Anagnina, assolutamente non in grado oggi di assorbire le 600 corse al giorno che gestisce autostazione Tiburtina. Mentre si va definendo il progetto del Comune di Roma, grazie al susseguirsi di note, comunicati stampa e post su Facebook, alcuni interrogativi diventano sempre più pressanti”.
Lo si legge in una nota di Tibus srl.  “Abbiamo letto la nota dell’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale Linda Meleo con la quale precisa che l’autostazione Tiburtina rimarrà in Via Guido Mazzoni mentre il progetto di “delocalizzazione” ad Anagnina costituirebbe solo una soluzione provvisoria e non alternativa – afferma nella nota il presidente di Tibus Giovanni Bianco-. A questo proposito, la Tibus rileva che il predetto progetto di delocalizzazione ad Anagnina comporta un costo complessivo a carico delle casse comunali di 624.000 euro mentre la Tibus ha formalmente presentato, ormai un paio di anni orsono, all’Assessorato un project financing di riqualificazione dell’attuale autostazione Tiburtina e dell’area circostante per un valore di circa 6 milioni di euro, completamente a carico dei privati, in linea con il vigente codice degli appalti. L’Assessore Meleo non ha dato alcun cenno di risposta alla proposta di Tibus e ci si chiede perché. Ma anche altre domande sorgono spontanee e ci auguriamo che almeno a queste l’Assessore voglia rispondere.
Perché spendere 624.000 euro di denari pubblici per un’opera sostanzialmente inutile ad Anagnina per stessa ammissione dell’Assessore? Perché non è stata avviata la procedura di gara per la gestione dell’autostazione Tiburtina, come peraltro più volte suggerito dalla stessa Tibus? Perché non si è nemmeno preso in considerazione il project financing del valore di 6 milioni proposto ormai due anni orsono?
Ci auguriamo che a queste domande, dovute soprattutto ai cittadini romani, ai viaggiatori e agli studenti che utilizzano ogni giorno l’autostazione Tiburtina, l’assessore voglia dare presto una risposta”.
Redazione
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