Un appello al Governo italiano “affinché aiuti me e la mia famiglia a uscire dal Pakistan” viene rivolto attraverso Acs, la fondazione pontificia ‘Aiuto alla Chiesa che soffre’ da Ashiq Masih, marito di Asia Bibi. “Mentre la donna resta ancora in carcere in attesa della registrazione della sentenza di assoluzione, la famiglia vive nella paura – riferisce Acs – Le proteste dei fondamentalisti, che continuano a chiedere che Asia venga giustiziata, hanno costretto i familiari della donna a rimanere chiusi in casa in un luogo sicuro. Nei giorni scorsi anche l’avvocato difensore di Asia, Saif ul-Malook è stato costretto ad andare all’estero”. Dichiara il marito di Asia Bibi: “Siamo estremamente preoccupati perché la nostra vita in pericolo. Non abbiamo neanche più da mangiare perché non possiamo uscire a comprarlo”. Ashiq chiede dunque asilo al governo italiano e soprattutto un aiuto a lasciare il Paese. E invita i media e la comunità internazionale a mantenere alta l’attenzione sul caso di Asia. “È stata proprio questa attenzione a tenerla in vita finora”, sottolinea. “Stiamo lavorando con altri paesi occidentali, bisogna farlo con discrezione per evitare problemi alla famiglia di Asia Bibi, perché nel 2018 non possiamo permettere una situazione di questo tipo. Ci tengo da uomo e da leghista che donne e bambini non vivano in modo pericoloso”, afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102.5. “Sicuramente – aggiunge – una priorità per me è assicurare un futuro a questa povera ragazza e alla sua famiglia. Abbiamo tanti italiani che lavorano in Pakistan e con questo paese abbiamo relazioni commerciali importanti, non è certo un nemico e ci muoviamo con molta discrezione e attenzione, ma combattiamo ogni fanatismo”.