“Senza alcuna posizione ideologica, sosteniamo che la vittoria del SÌ”, domenica prossima a Roma al referendum sul trasporto pubblico, “può e deve essere occasione importante per avviare le modifiche suddette, in un quadro di visione a lungo termine che ponga al centro il diritto a muoversi senza l’uso dell’auto privata” Lo dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. “Con una maggioranza di NO – prosegue – si dovrebbe comunque aprire un’ampia discussione per migliorare il servizio di un’azienda in drammatiche difficoltà finanziarie e funzionali. Ci auguriamo pertanto che alla tornata referendaria, seppur consultiva, i cittadini partecipino numerosi, sancendo un indirizzo di rinnovamento e ammodernamento dei trasporti pubblici romani”. Secondo Legambiente Lazio “va garantita in primo luogo una corretta informazione che fino a oggi è completamente mancata da parte del Comune di Roma. Non solo rispetto all’appuntamento ma anche a come l’amministrazione, che ha evidentemente scelto di far fallire il raggiungimento del quorum, pensa di rispondere alla drammatica situazione del trasporto pubblico a Roma. Il primo diritto che Legambiente chiede che venga garantito è quello per le persone, di utilizzare mezzi pubblici efficaci per gli spostamenti a Roma. Nei decenni è calato il numero complessivo di offerta di trasporto pubblico in chilometri effettuati, a questo si aggiunge un tracollo, avvenuto sostanzialmente tra il 2015 e 2016, nell’utilizzo del TPL della capitale secondo i dati di ‘Ecosistema urbano’. Tali cifre, da una parte certificano un calo preoccupante di mobilità collettiva proposta, dall’altra un crollo della fiducia da parte dell’utenza a vantaggio degli spostamenti su auto privata con tutte le conseguenze in termini ambientali, dal congestionamento delle strade alle emissioni di gas climalteranti”.