Era stata chiesta clemenza rispetto a questo fenomeno da parte delle associazioni caritative e sociali cattoliche e laiche della città, perché il rovistaggio è un fenomeno diffuso non soltanto tra gli strati marginali della società, ma interessa numeri sempre più importanti di romani impoveriti. Tuttavia il Regolamento di Polizia urbana presentato oggi dalla sindaca di Roma Virginia Raggi introduce il divieto di rovistaggio e prelievo dei rifiuti, sia da cassonetti e cestini sia dai siti di conferimento. “Il rovistaggio contribuisce alla già critica situazione cittadina della gestione dei rifiuti e risponde alle segnalazioni di molti cittadini – ha risposto Marco Cardilli, Vice Capo di Gabinetto di Roma Capitale con delega alla sicurezza, a chi gli chiedeva il perché di questa scelta repressiva – Terremo conto delle eventuali osservazioni che ci potranno prevenire da queste realtà associative quando andremo a stabilire le sanzioni nella delibera di Giunta che la conterrà, senza dimenticare che noi stiamo già lavorando all’integrazione sociale su altri piani”. “Con la Commissione Commercio di cui sono presidente – ha spiegato la consigliera capitolina del M5S Sara Seccia – stiamo lavorando con i mercati rionali e stiamo trovando delle soluzioni per distribuire l’invenduto agli indigenti. Non abbiamo individuato già delle soluzioni o delle proposte definite ma è un percorso che abbiamo avviato proprio per rispondere alle sue esigenze di decoro e aiuto”.