I due consiglieri del Partito democratico commentano così l’approvazione della mozione sulle ”Norme per la tutela della Maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza”. Il Pd: ”Fortemente risentiti”
“Ci è sembrato di tornare nel periodo Fascista, quando il controllo, l’utero, a quei tempi era strettamente legato al proliferare della Nazione, perché le Donne, a cominciare da Rachele Mussolini, avevano l’obbligo, non solo morale ma anche fisico, di contribuire alla causa suprema dello Stato”. Sono forti le parole utilizzate dai consiglieri del Partito democratico, Federico Ascani e Monica Forchetta per quanto accaduto ieri durante la massima assise cittadina: l’approvazione della mozione presentata dal consigliere di maggioranza di Fratelli d’Italia, Raffaele Cavaliere, sulle “Norme per la tutela della Maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza”. “Come consiglieri del PD – hanno detto Ascani e Forchetta – ci siamo fortemente risentiti sull’ accaduto: Sono stati riportati dati non corretti lontani dalla realtà, nei quarant’anni di applicazione della legge 194. Si richiede un impegno da parte delle Istituzioni ai fini che l’interruzione di gravidanza non sia usata come ” limitazione delle nascite” ma allo stesso tempo si è ambigui nella tutela ed efficacia della stessa. A noi invece ci è sembrato di tornare nel periodo Fascista, quando il controllo, l’utero, a quei tempi era strettamente legato al proliferare della Nazione, perché le Donne, a cominciare da Rachele Mussolini, avevano l’obbligo, non solo morale ma anche fisico, di contribuire alla causa suprema dello Stato. A quarant’anni da questa legge – hanno proseguito Ascani e Forchetta – ancora oggi viene messa in discussione, attaccata e strumentalizzata la legge, in modo indiretto e provocatorio. Finché le Donne sono costrette a ricorrere all’aborto clandestino, finché la contraccezione non sarà accessibile realmente a tutte, finché non ci sarà una cultura del rispetto, dobbiamo andare nella direzione opposta e capire come non passiamo accontentarci della legge che, seppur conquista delle lotte di quel periodo, lascia ancora troppo spazio a forze reazionarie, che spesso si rifanno al ‘estrema destra nostalgica di un periodo in cui le ‘Donne della Nazione’ erano sotto lo stretto controllo del Patriarcato. Portiamo un pensiero del nostro Presidente Nicola Zingaretti che la consigliera Forchetta in nome del PD ha ribadito ieri in aula “Non si rispetta la Vita se non si rispettano le scelte delle Donne, soprattutto quando sono difficili come lo è quella di interrompere una gravidanza “. Il collega Cavaliere conclude con un intervento a dir poco ” ridicolo” e soprattutto di cattiva informazione, facendo nuovamente un accostamento tra vaccino e cancro. Al tal proposito ci sentiamo in obbligo morale e in modo particolare la consigliera Forchetta, in qualità di Presidente e rappresentante di Pazienti oncologici , che quotidianamente si batte in prima linea contro le fake News, di non rendere pubbliche teorie basate sul nulla, perché la scienza si basa su temi che emergono in letteratura, non su teorie “fantastiche”.