giovedì, Dicembre 26, 2024

Global compact for migration, passa la linea della Lega. L’Italia non parteciperà al vertice di Marrakesh

L’Italia si blocca sul Global compact for migration, l’accordo voluto dall’Onu per gestire le migrazioni internazionali, visto che il governo italiano prende tempo e la maggioranza giallo-verde si divide. L’accelerazione è stata data dal ministro degli Interni e leader della Lega Salvini che ha anticipato tutti ed ha decretato lo stop, almeno per ora, alla firma del trattato. La conferma è arrivata dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano che ha voluto puntualizzare come sia “opportuno parlamentarizzare il dibattito” giudicando “corretta la scelta dell’esecutivo di non partecipare all’incontro di Marrakech”, aspettando che si pronuncino le Camere.

Salvini aveva affermato che l’Italia non firmerà il Global compact for migration fino a quando non si esprimerà il parlamento. La presa di posizione del leader leghista aveva immediatamente provocato l’imbarazzo del Movimento 5 stelle. Lo strappo, anche se non è avvenuto a livello nazionale, si è però consumato in Europa durante una votazione al parlamento Ue chiesta per inserire nell’ordine del giorno il dibattito sul Global compact. La Lega ha votato contro, mentre gli eurodeputati del M5s si sono espressi a favore. Anche lo stesso parlamento Ue si è spaccato, con 208 sì, 195 no e 17 astenuti. Chi segue da vicino e con evidente preoccupazione cercando di smorzare i toni è il Presidente del Consiglio Conte che così si è espresso: “Il Global Migration compact è un documento che pone temi e questioni diffusamente sentiti anche dai cittadini. Riteniamo opportuno, pertanto, parlamentarizzare il dibattito e rimettere le scelte definitive all’esito di tale discussione, come pure è stato deciso dalla Svizzera. A Marrakech, quindi, il governo non parteciperà, riservandosi di aderire o meno al documento solo quando il Parlamento si sarà pronunciato”. Una posizione, quella del governo, decisamente contraddittoria visto che nel corso dell’assemblea Onu del 26 settembre sempre il Premier aveva dichiarato il sostegno italiano al patto sulle migrazioni con queste parole: “I fenomeni migratori con i quali ci misuriamo richiedono una risposta strutturata, multilivello e di breve medio e lungo periodo da parte dell’intera comunità internazionale. Su tali basi sosteniamo il Global Compact su migrazioni e rifugiati”. Probabilmente qualcosa è cambiato ed alla fine sono prevelsi gli orientamenti della Lega a tutto svantaggio del M5S. Durissime le opposizioni di centrosinistra. Queste le parole di Graziano Del Rio: “Il vero presidente del Consiglio è Salvini e ha smentito il ministro degli Esteri e il premier sull’adesione dell’Italia al Global compact for migration. Moavero e Conte avevano ribadito all’Onu che l’Italia avrebbe firmato l’11 dicembre. Ora Salvini cambia la linea del governo e si rimette al Parlamento. È un cambio di posizione sostanziale che fa ulteriormente perdere credibilità all’Italia, dopo la brutta figura sulla manovra”. Altrettanto dura l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini: “Il Global compact, il cui esito non è vincolante, vuole solo essere un forum per trovare le soluzione e l’Italia si lamenta sempre di essere lasciata sola e quando c’è l’occasione non va all’incontro, smentendo clamorosamente il presidente del Consiglio: è gravissimo”.

Redazione
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