“Si occuparono dei funerali show dei Casamonica, a Roma, nel 2015: ora i re delle pompe funebri partenopee, gli Eredi Cesarano, hanno ricevuto l’interdittiva antimafia. A loro carico sono emersi una raffica di indizi per legami con la camorra. È l’ennesimo colpo ai clan e ai loro fiancheggiatori. Grazie alle Forze dell’Ordine, al prefetto, agli investigatori. La pacchia è finita e non ci fermiamo!”. Sono le parole del ministro dell’Interno Salvini che questa mattina è tornato sul clan Casamonica, intervenendo in una trasmissione dell’emittente romana Radio Radio
“Sull’operazione Casamonica siamo solo all’inizio. Avere abbattuto 9 ville è l’inizio di un percorso. Io mi sono riproposto ogni settimana di andare in una città diversa d’Italia restituendo ai cittadini una villa confiscata ai mafiosi”, ha detto il vicepremier parlando con i giornalisti in piazza Montecitorio.
“Il decreto sicurezza aumenta la capacita’ di azione dei beni confiscati alla mafia”, ha aggiunto Salvini.
“Mi hanno contestato il fatto che sono andato con la ruspa a buttar giù la villetta dei Casamonica ma a me interessa buttar giù le ville dei clan mafiosi, evidentemente non posso farlo con la margheritina o il deltaplano e penso che sia un bel segnale di riscossa per tutti gli Italiani e i Romani che in una settimana abbiamo tirato giù 9 villette che stavano la da decenni”.
“Quando mi chiamano i Sindaci, non mi interessa se sono di Sinistra, della Lega dei 5 Stelle, quando vado in Sardegna e una villa di spacciatori diventa una caserma di carabinieri o a Palermo una casa di un mafioso diventa un centro per bambini autistici, non me ne frega niente il colore del partito del Sindaco.
Quindi mi piacerebbe che ogni tanto i provvedimenti di Salvini e della Lega venissero analizzati magari contestati e criticati ma per quello che c’è scritto e non perchè lo ha fatto Salvini o la Lega”, ha concluso Salvini.