Probabilmente una manovra azzardata legata al tentativo di rubare cherosene dall’oleodotto che va da Roma e Civitavecchia è la causa che avrebbe potuto scatenare un vero e proprio disastro ambientale. Tutto è accaduto dopo la mezzanotte di sabato lungo la linea energetica dell’Eni. Le fiamme sono divampate altissime all’altezza di Pantano- Fiumicino. Non appena le fiamme sono partite sono scattati gli allarmi delle linee dei sensori. Comunque troppo tardi per evitare il peggio perché quando le due squadre dei vigili del Fuoco sono arrivate sul posto l’incendio si stava già propagando. Durissima la presa di posizione del Sindaco di Fiumicino Esterino Montino: “E’ un fatto assolutamente grave perché oltre al pericolo per l’incolumità immediata delle persone e delle cose, c’è sempre un pericolo grande che riguarda l’inquinamento da idrocarburi delle falde acquifere e di tutto il territorio attraversato dalla condotta stessa, oltre che di quello circostante”. I ladri secondo una prima ricostruzione, avrebbero tentati di forzare un pozzetto che fa accedere al condotto e poi, probabilmente hanno innescato l’incendio. Su posto molti uomini dei Vigili del Fuoco, grazie alla tempestività dell’intervento hanno evitato il peggio.