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“Striscia la notizia” si è occupata della vicenda, raccogliendo le preoccupazioni delle circa 70 famiglie interessate. Il servizio in onda mercoledì sera, con l’inviato Jimmy Ghione che ha strappato una promessa al sindaco Cozzolino il quale ha dato appuntamento a maggio 2019, in pieno periodo elettorale
CIVITAVECCHIA – I riflettori del tg satirico “Striscia la notizia” si sono accesi sul degrado di via Betti. Mercoledì sera, infatti, è andato in onda un servizio nel quale l’inviato Jimmy Ghione ha raccolto le testimonianze di un gruppo di residenti della zona. “Abbiamo paura ad abitare qua”. “Cade tutto a pezzi”. “Paghiamo l’affitto e nessuno ha mai fatto nulla”. “Si sta aprendo tutto”. Sono solo alcune delle frasi pronunciate dagli abitanti della zona che, da tempo, segnalano lo stato di degrado ed abbandono degli edifici. È in piedi da tempo un progetto di ristrutturazione dell’intero quartiere che vede Ater e Pincio dialogare da anni; ma ancora non si è visto nulla di concreto. E i residenti sono esasperati. La parte esterna, i cornicioni, i balconi, ma anche l’interno delle palazzine e gli stessi appartamenti sono ammalorati. Gli abitanti del quartiere sono stanchi e preoccupati. E così, con un pezzo di intonaco raccolto da terra, l’inviato di “Striscia la notizia” si è recato a Palazzo del Pincio, accolto dall’assessore all’Urbanistica Alessandro Ceccarelli e dal sindaco Antonio Cozzolino. “Mi impegno – ha spiegato il primo cittadino – a sollecitare sia Ater che i condomini costituiti a procedere al più presto almeno con i lavori per consentire il ripristino di condizioni dignitose”. Un nodo fatto che quando potrà essere sciolto? L’appuntamento a Ghione il sindaco l’ha dato per maggio 2019, in pieno periodo elettorale. Il Sindaco ha quindi ricordato che poco più della metà degli alloggi è di proprietà comunale, il resto solo alloggi privati. “Le case comunali, così come la maggior parte di quelle situate sul territorio cittadino, sono attualmente gestite da Ater tramite un contratto di servizio – ha aggiunto – i condomini quindi dovranno riunirsi in assemblea, decidere i lavori da fare, approvare un preventivo di spesa e poi suddividersi la quota parte che spetta a ciascun abitante. Proprio come avviene nei condomini privati. Il Comune ovviamente, tramite Ater, pagherà la propria parte di quanto sarà deciso in assemblea. Prima dell’insediamento di questa amministrazione, Ater gestiva gli immobili del Comune senza un contratto di servizio che circostanziava le condizioni del rapporto e che i condomini laddove il Comune era maggioranza, non erano costituiti in condominio con tutti i disagi del caso”.
E intanto, per la ristrutturazione dell’intero quartiere, così come prevista da progetto Ater, ci sarà ancora da aspettare. L’idea è quella di costruire una palazzina dove alloggiare, temporaneamente e di volta in volta, gli abitanti degli edifici che verranno abbattuti e ricostruiti. “Il problema è che, inizialmente, l’area individuata per la realizzazione di questa palazzina-tampone – ha ricordato l’assessore Ceccarelli – era quella della ex Città Pulita a via Leopoli, con la sede che però oggi è inserita nel fallimento di Civitavecchia Infrastrutture. Ma siamo fermi al palo. Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di costruirlo al posto del campo da pallamano oggi inutilizzato, con la struttura da realizzare però in un’altra area”.
Critico il vice coordinatore di Forza Italia Giancarlo Frascarelli. “Un bel fiocco al fazzoletto di Jimmi Ghione datato maggio 2019 e il sindaco Cozzolino – ha spiegato – dimostra di essere il solito amministratore attento e tempestivo. Le palazzine popolari di via Betti cadono a pezzi, nel cuore della città, e il sindaco grillino dimostra ancora la sua incapacità. Ennesima gran bella figura quella fatta dall’amministrazione comunale che nel corso della trasmissione “Striscia la notizia” ha dimostrato la sua inadeguatezza, il suo totale menefreghismo di fronte a problemi di sicurezza ed incolumità pubblica. Lo stesso atteggiamento lassista ed inconcludente tenuto sulla drammatica vicenda inerente il crollo del Palagrammatico, dove di tutto hanno parlato Cozzolino e la sua penta amministrazione fuorché del risarcimento delle auto dei cittadini malcapitati coinvolti nel cedimento della struttura. Quelli di via Betti sono stabili molto datati posti in condizioni precarie da decenni. Prima dell’insediamento dell’attuale governo grillino perlomeno qualcosa si era mosso, con la questione delle condizioni fatiscenti dell’antico stabile oggetto di attenzione da parte delle istituzioni locali attraverso la convocazione di tavoli tra la Regione Lazio e l’Ater, dai quali emersero progetti relativi al “piano casa” con le conseguenti proposte dell’azienda territoriale finalizzate alla demolizione e alla ricostruzione di quelle palazzine oramai pericolanti. Ciò che ad oggi ci domandiamo – ha aggiunto – è cosa abbia prodotto Cozzolino in questi quasi 5 anni: ci dica quante riunioni, quanti atti ha presentato per garantire la sicurezza dei residenti. È accettabile dover assistere alle esternazioni futuristiche di un sindaco che, imbarazzato difronte ad una telecamera nazionale, soltanto per evitare ennesime figure barbine promette che il tutto si sistemerà entro maggio 2019? Quale più banale scusa per togliersi dall’empasse poteva inventare? Non c’è che dire: Cozzolino sarà un altro brillante esempio di chi, dopo aver mandato in frantumi Civitavecchia, otterrà il maggiore dei benefici, ossia un posto plurimilionario sugli scranni del Parlamento europeo”.