All’indomani degli annunci del presidente Emmanuel Macron per placare la collera dei dimostranti, i gilet gialli non rinunciano ai blocchi, che – spiega ‘Le Figaro’ – restano numerosi attraverso tutto il Paese. Oltre ai blocchi, per il governo si annuncia una settimana calda all’insegna degli scioperi: Camere di commercio e industria, licei, dipendenti del Centro delle finanze pubbliche si preparano ad incrociare le braccia se non a occupare e dimostrare. Intanto, il sostegno al movimento dei gilet gialli resta condiviso dalla maggioranza dei francesi (pari al 66% ma con due punti percentuali in meno rispetto al 6 dicembre) mentre il 54% vorrebbe vedere il movimento fermarsi. Sono alcuni dei dati emersi dall’inchiesta realizzata su un campione di 991 persone dall’istituto Opinionway per LCI dopo il discorso pronunciato dal presidente Macron. Risposte articolate anche sulle misure annunciate dal presidente: se poco più del 50% dei francesi non lo ha trovato convincente, il 49% lo ha definito convincente e di questa percentuale il 13% del tutto convincente. Ma il numero di quanti considerano “corrispondenti alle rivendicazioni dei gilet gialli” le misure illustrate dal presidente è molto più alto, in particolare per quanto riguarda la detassazione degli straordinari (78%), la rinuncia all’aumento dell’imposta CSG (Contribution sociale généralisée) per le pensioni minime (72%) e l’umento dei salari minimi (68%).