“Tutti devono sapere che non riapriremo l’accordo di ritiro” del Regno Unito dall’Ue, “questo non accadrà”. Così il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker torna a ribadire, nella sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, la posizione dell’Ue di fronte agli sviluppi della politica britannica, poche ore prima di incontrare Theresa May a Bruxelles, impegnata in un giro di incontri in Europa dopo il rinvio del voto ai Comuni sull’accordo di ritiro. “Sono stupito – continua – perché ci eravamo messi d’accordo con il governo britannico il 25 novembre. Sembra che ci siano dei problemi di fine corsa: vedrò il primo ministro Theresa May stasera e devo dire davanti a questo Parlamento, come ho già fatto, questo accordo è il miglior accordo possibile, l’unico possibile: non c’è alcun margine per una rinegoziazione. Ma naturalmente, questo lasso di tempo, se usato in modo intelligente, può essere usato per chiarimenti e delucidazioni”.
“Abbiamo una comune determinazione a non utilizzare il backstop”, la soluzione per evitare il risorgere di un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord che molti britannici, a partire dagli unionisti nordirlandesi, vedono come il fumo negli occhi, “ma dobbiamo prepararlo” comunque, perché “è necessario per l’Irlanda. L’Irlanda – promette infine Juncker – non sarà mai lasciata sola”.