domenica, Dicembre 29, 2024

Inter-Napoli: il tifoso ucciso potrebbe essere stato investito da due automobili: lo ipotizza il gip Salvini

Daniele Belardinelli, l’ultrà nerazzurro rimasto ucciso negli scontri avvenuti a Milano il 26 dicembre scorso, prima della partita Inter-Napoli, potrebbe essere stato investito da due auto. Questa l’ipotesi al vaglio degli inquirenti e sulla quale il gip Guido Salvini ha cercato di fare chiarezza oggi, durante l’interrogatorio di garanzia di Marco Piovella, il 33enne capo della curva dell’Inter arrestato lo scorso 31 dicembre dopo essere stato indicato da uno dei primi tre arrestati come l’ispiratore del raid contro i tifosi napoletani. “La circostanza “non è emersa certamente oggi”, ha spiegato il difensore di Piovella, Mirko Perlino, aggiungendo che ‘il Rosso’ “ha detto di aver visto” sul luogo dell’incidente “due macchine, ma ha ribadito di averne vista soltanto una investire Belardinelli”. Uscendo dall’Aula, l’avvocato Perlino ha riferito che ‘il Rosso’ “si è avvalso della facoltà di non rispondere in merito all’aggressione”, mentre avrebbe “chiarito alcuni aspetti dell’investimento” che ha causato la morte di Belardinelli. Piovella avrebbe ribadito al gip di non essere l’ispiratore del raid come sostenuto da uno dei primi tre arrestati. “Lui non è assolutamente il capo – ha affermato Perlino – organizza coreografie. Ha partecipato punto e basta”. Proprio per questo il legale si è detto fiducioso: “Siamo in una fase delicata, molto delicata, ma siamo ottimisti” e “abbiamo chiesto una modifica della misura cautelare”. Piovella, secondo quanto riferito dal suo legale, trascorse il Natale assieme a Belardinelli. “Durante l’interrogatorio Piovella ha avuto un momento di emozione quando si è parlato della morte di Daniele” ha spiegato l’avvocato. Del resto “il giorno di Natale lo aveva passato insieme a lui, con la moglie e i figli”. ‘Il Rosso’ aveva deciso cioè di fare una sorpresa all’amico. “E questo ora è il suo rimorso”, ha aggiunto il legale. Perché pensa che “se magari non fosse passato da lui, forse Belardinelli non sarebbe andato allo stadio”. Piovella non avrebbe realizzato subito che la persona investita negli scontri fosse Belardinelli, né che questo fosse in pericolo di vita. “Ha spiegato di aver visto una persona investita, ma di essersi accorto che si trattava dell’amico solo in un secondo momento – ha spiegato Perlino – E poi le sue condizioni, per quanto serie, non sembravano gravi al punto di rischiare la vita”. Dopo l’investimento, ha aggiunto il legale, “Belardinelli ha detto a Piovella di avere un problema alle gambe, probabilmente erano rotte, ma di stare tutto sommato bene; non sembrava in condizioni tali da essere in pericolo di vita. Dopodiché lo ha aiutato a salire sull’auto che lo ha condotto in ospedale”. Solo in seguito “ha saputo della sua morte; probabilmente avvisato dalla moglie di Daniele”.
Redazione
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