”Sindaco e dirigenza si sono mobilitati. Aspettiamo risposte dalla Città Metropolitana”
Gelo all’Enrico Mattei. A raccontarlo sono gli stessi rappresentanti di istituto che lunedì e martedì hanno effettuato sopralluoghi. Ieri e oggi gli studenti non sono entrati in classe. La nota dei rappresentanti di istituto:
SITUAZIONE 07/01/2019
I due rappresentanti d’Istituto presenti lunedì 7, si sono recati all’interno dell’Istituto per visionare le temperature e la situazione era drastica. Termosifoni totalmente spenti, le temperature dell’istituto toccavano mediamente gli 8 gradi e in alcune classi si arrivava a 5°. All’ingresso dei ragazzi il caos, i docenti che si lamentavano, i ragazzi fuori nei corridoi per sapere la situazione e per protestare. Vengono chiamati i vigili del fuoco, la polizia locale e i carabinieri, ma nessuno trova una soluzione. La vicepreside, emana un’ordinanza di chiusura d’emergenza dato le condizioni critiche.
SITUAZIONE 08/01/2019
I rappresentanti d’Istituto hanno chiesto ai ragazzi di non entrare fino a quando non si saranno constate le reali condizioni dell’Istituto. Abbiamo visionato tutto l’ambiente scolastico: Plesso scientifico: temperatura media sui 12°; Plesso tecnico e professionale: temperatura media 11°; Plesso linguistico/centrale: temperatura media 14°. La situazione era indecente, temperature sotto la norma. Soltanto il plesso centrale, dove batte il sole e con mura differenti rispetto gli altri due plessi, riesce a raggiungere i 18° verso le ore 10:00/10:30. Abbiamo chiamato con urgenza la vicepreside, la quale ci ha detto che la dirigenza non poteva emanare un’ordinanza di chiusura, poiché la provincia aveva accesso i termosifoni (seppur bassi) e per tale motivo noi rappresentanti d’Istituto dovevamo decidere se far entrare gli studenti o meno. Alla fine abbiamo deciso di indire uno sciopero del comparto studentesco, poiché è nostro diritto non entrare nell’Istituto se non ci sono le condizioni. La preside ci ha detto che l’assenza non verrà conteggiata. Anche il sindaco si è mobilitato e insieme alla dirigenza hanno parlato con la città metropolitana nella speranza di risolvere questo problema”.