Quali regole bisogna rispettare? E’ possibile pensare a sistemi di fonti rinnovabili che garantiscano un impatto visivo nullo e una perfetta integrazione con l’intorno architettonico? Per confrontarsi su temi così delicati, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e l’Associazione Clust-ER Edilizia e Costruzioni di Bologna promuovono il 16 aprile l’incontro “Energie rinnovabili e centri storici: una convivenza possibile?” La scelta delle fonti rinnovabili ha il doppio vantaggio di essere eco responsabile ed economicamente attraente ma in molti casi può rivelarsi complicata. Alcune zone sono soggette a vincoli paesaggistici, ambientali e storico-artistici, e soprintendenze e amministratori locali devono tutelare il decoro e l’integrità delle strutture, imponendo limiti specifici. Nel Paese del museo diffuso e degli antichi borghi, l’installazione di questi impianti in aree o edifici soggetti a vincolo paesaggistico o architettonico incontra spesso il parere contrario delle soprintendenze anche per questioni estetiche. Per cercare soluzioni condivise e promuovere le buone prassi nazionali ed estere, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna e l’Associazione Clust-ER BUILD di Bologna hanno siglato il 28 marzo 2019 un protocollo d’intesa finalizzato alla promozione di iniziative congiunte nel settore della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico costruito. L’incontro del 16 aprile inaugura una serie di appuntamenti tesi a favorire la conoscenza delle tecnologie più innovative e dei processi di recupero e conservazione più attenti ai temi della sostenibilità e della sicurezza. L’obiettivo è promuovere un dibattito su temi di comune interesse utili a generare occupazione, cultura tecnica e occasioni di crescita per professionisti e imprese, e partecipare congiuntamente a progetti per lo sviluppo di innovazioni di processo e prodotto che portino beneficio al patrimonio costruito, storico ed artistico, nonché agli operatori coinvolti nelle attività di conservazione e valorizzazione, inclusi architetti, restauratori e tecnici delle soprintendenze. Per i prossimi tre anni Soprintendenza e Clust-ER Build collaboreranno alla formazione professionale dei professionisti, delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni su temi prioritari, promuovendo incontri, convegni, mostre e seminari tesi a diffondere la cultura della conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio e attivando azioni comuni di promozione e sensibilizzazione sulle fonti rinnovabili e più in generale sul tema della sostenibilità nel contesto dell’ambiente costruito in genere, in linea con quanto richiesto dalle direttive europee e con le migliori pratiche internazionali, nel pieno rispetto delle normative vigenti in ambito nazionale. La conservazione del patrimonio costruito richiede un modello sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Concentrarsi sul miglioramento della gestione delle aree storiche costruite, combinando la manutenzione giornaliera del patrimonio storico con la sua conservazione e valorizzazione in modo sostenibile permetterà lo sviluppo di nuove soluzioni su come valutare l’uso e il valore storico delle aree costruite e su come ottimizzare le prestazioni degli edifici (la loro efficienza energetica e l’aumento del comportamento strutturale). martedì 16 aprile 2019, dalle 14,30 alle 17 Palazzo Dall’Armi Marescalchi sede della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio via IV Novembre n. 5 Bologna Introduce Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara Intervengono Marcello Balzani, Presidente del cluster BUILD Giorgio Pagliarini, Chair della Value Chain Green to Build del cluster Build