sabato, Dicembre 28, 2024

Caso Vannini, ricorso in Cassazione per Antonio Ciontoli

Gli avvocati della difesa, Andrea Miroli e Pietro Messina puntano alla riduzione della pena di 5 anni, massimo comminabile per il reato di omicidio colposo

I legali della famiglia Ciontoli, Andrea Miroli e Pietro Messina hanno presentato ricorso in Cassazione dopo il pronunciamento della Corte d’Appello che ha trasformato la sentenza di primo grado per omicidio volontario, in omicidio colposo con colpa cosciente. Già in precedenza gli avvocati della difesa avevano annunciato di puntare sugli ermellini per gli altri componenti della famiglia Ciontoli ed ora puntano alla riduzione della pena anche per Antonio Ciontoli, colui che, secondo la sua stessa testimonianza, avrebbe sparato per errore a Marco Vannini, il fidanzato della figlia, morto dopo due ore di agonia. Ricordiamo il ricorso in Cassazione avverso alla sentenza di secondo grado, del pm Saveriano. In primo grado come si ricorderà il capofamiglia era stato condannato a quattordici anni di reclusione per il reato di omicidio volontario con dolo eventuale, reato derubricato con la sentenza di secondo grado con Antonio Ciontoli chiamato a scontare cinque anni di reclusione per omicidio colposo con colpa cosciente. Sempre in primo grado gli altri componenti della famiglia, la moglie del maresciallo della Marina, Maria Pezzillo e i due figli Federico e Martina erano stati condannati a tre anni per omicidio colposo. Pena confermata in appello. Ora con il ricorso in Cassazione la difesa punta a chiedere l’assoluzione per i tre componenti della famiglia, e per Ciontoli, stando alla lettura delle carte processuali, a ridurre la pena di cinque anni per l’omicidio colposo con colpa cosciente. E’ giusto ricordare che non si è mai spenta la eco di un forte movimento d’opinione nazionale sul caso di Marco Vannini.

Al.Sa.

Gli avvocati della difesa, Andrea Miroli e Pietro Messina puntano alla riduzione della pena di 5 anni, massimo comminabile per il reato di omicidio colposo

I legali della famiglia Ciontoli, Andrea Miroli e Pietro Messina hanno presentato ricorso in Cassazione dopo il pronunciamento della Corte d’Appello che ha trasformato la sentenza di primo grado per omicidio volontario, in omicidio colposo con colpa cosciente. Già in precedenza gli avvocati della difesa avevano annunciato di puntare sugli ermellini per gli altri componenti della famiglia Ciontoli ed ora puntano alla riduzione della pena anche per Antonio Ciontoli, colui che, secondo la sua stessa testimonianza, avrebbe sparato per errore a Marco Vannini, il fidanzato della figlia, morto dopo due ore di agonia. Ricordiamo il ricorso in Cassazione avverso alla sentenza di secondo grado, del pm Saveriano. In primo grado come si ricorderà il capofamiglia era stato condannato a quattordici anni di reclusione per il reato di omicidio volontario con dolo eventuale, reato derubricato con la sentenza di secondo grado con Antonio Ciontoli chiamato a scontare cinque anni di reclusione per omicidio colposo con colpa cosciente. Sempre in primo grado gli altri componenti della famiglia, la moglie del maresciallo della Marina, Maria Pezzillo e i due figli Federico e Martina erano stati condannati a tre anni per omicidio colposo. Pena confermata in appello. Ora con il ricorso in Cassazione la difesa punta a chiedere l’assoluzione per i tre componenti della famiglia, e per Ciontoli, stando alla lettura delle carte processuali, a ridurre la pena di cinque anni per l’omicidio colposo con colpa cosciente. E’ giusto ricordare che non si è mai spenta la eco di un forte movimento d’opinione nazionale sul caso di Marco Vannini.

Al.Sa.

Redazione
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