Si è concluso dopo oltre sei mesi in Turchia lo sciopero della fame di circa tremila detenuti contro l’isolamento in carcere del leader del Pkk curdo Abdullah Ocalan. Lo ha annunciato la deputata dell’Hdp Leyla Guven, diventata un simbolo della protesta, che era giunta a 200 giorni di digiuno. La decisione è giunta su sollecitazione dello stesso Ocalan, dopo che il governo di Ankara gli ha permesso nell’ultimo mese di incontrare due volte i suoi legali, che non vedeva dal 2011, e ha assicurato che potrà ricevere visite regolari degli avvocati nell’isola-prigione di Imrali sul mar di Marmara, dove è detenuto da vent’anni.