Una seconda imbarcazione, abbandonata e semi affondata nel Tevere, è stata rimossa oggi in una nuova operazione coordinata dalla Capitaneria di Porto con la collaborazione del Comune.
Si tratta di una barca di circa 18 metri e 10 tonnellate di peso ancora munita di motore. L’operazione è avvenuta a spese del proprietario a cui la Capitaneria, dopo un’indagine per risalire all’identità, ha intimato la rimozione.
“Si tratta di interventi molto importanti – sottolinea il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, presente durante l’intervento insieme al Comandante Filippo Marini -. In questo modo si tutela non solo il fiume dal punto di vista ambientale, ma anche i diportisti e le imbarcazioni commerciali che navigano sul fiume”. “Non va sottovalutato, poi, l’aspetto idraulico – prosegue -: i relitti affondati e abbandonati, infatti, sono di ostacolo al normale deflusso delle acque, specialmente quando il fiume si ingrossa a seguito di piogge abbondanti”.
“Non ultimo, procedere a queste operazioni è un gesto di rispetto per il nostro fiume che in questo modo ne giova anche dal punto di vista paesaggistico” conclude il vicesindaco.
Le operazioni di rimozione dei relitti, per un totale di 22 imbarcazioni, proseguiranno nelle prossime settimane anche grazie all’intervento della Regione Lazio che finanzierà lo smantellamento delle imbarcazioni di cui è impossibile trovare i proprietari.