domenica, Dicembre 22, 2024

Roma, colpo di scena al processo contro Buzzi e Carminati. Per la Cassazione non fu associazione mafiosa

Non è mafia. I giudici della VI sezione penale della Cassazione, presieduta da Giorgio Fidelbo, dopo una lunga Camera di consiglio hanno deciso che il sodalizio guidato dall’ex Nar Massimo Carminati e dall’ex Ras delle cooperative Salvatore Buzzi non era un’associazione mafiosa. La sentenza su ‘Mafia Capitale’, che non riconosce il 416bis, reato caduto in primo grado ma ammesso in Appello, giunge a cinque anni dall’operazione che con due retate, il 2 dicembre 2014 e il 4 giugno 2015, ha portato all’arresto rispettivamente di 37 e 44 persone. Il verdetto dei giudici della Suprema Corte è arrivato alle 20 dopo tre giorni di udienze fiume con la requisitoria dei tre sostituti procuratori generali Luigi Birritteri, Luigi Orsi e Mariella De Masellis, terminata con la richiesta di conferma delle condanne dell’Appello e le arringhe dei difensori. Ecco in sintesi la storia processuale. Il 2 dicembre 2014 vengono arrestate 28 persone nell’operazione denominata “Mondo di mezzo”, tra le quali Massimo Carminati, un ex membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari, e Salvatore Buzzi. Le indagini ipotizzano i reati di corruzione, estorsione, usura e riciclaggio di denaro. Il 20 luglio 2017 viene accolta l’accusa di corruzione, mentre viene rifiutata l’accusa di associazione di stampo mafioso, perciò Massimo Carminati è stato tolto dal regime di carcere duro (41 bis) riservato ai detenuti mafiosi e al quale era sottoposto dal dicembre del 2014. Il 6 marzo 2018 inizia il processo d’appello. I PM sostengono ancora che si tratti di un’associazione di stampo mafioso, chiedendo la detenzione a 25 anni per Buzzi e 26 anni per Carminati, e il ripristino dell’articolo 416bis. L’11 settembre 2018 la terza sezione della Corte d’Appello di Roma ripristina il disposto dell’art. 416 bis c.p., riconoscendo la sussistenza del “metodo mafioso”. La Corte d’Appello di Roma condanna Buzzi e Carminati a 18 anni e 4 mesi di reclusione per il primo e 14 anni e 6 mesi per il secondo.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli