Tra poco più di un mese (il 12 dicembre) sarà passato mezzo secolo. Dopo quella tragedia l’Italia non fu più la stessa. A 50 anni dalla strage di piazza Fontana, in cui morirono 17 persone per l’esplosione di una bomba nella Banca Nazionale dell’agricoltura, l’antifascismo milanese, la sinistra, i collettivi e movimenti hanno organizzato un calendario di iniziative che parte da novembre e si concluderà il 16 dicembre, per riflettere sulla “strage di Stato” dicendo no alle celebrazioni rituali e per ricordare la figura di Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico che morì la notte tra il 15 e il 16 dicembre in seguito alla caduta da una finestra della questura di Milano. Il 12 dicembre, anniversario dello scoppio della bomba, si terrà il corteo promosso da Milano Antifascista, antirazzista, meticcia e solidale. Il 14 dicembre una catena umana e musicale animerà le strade della città, tra piazza Fontana e via Fatebenefratelli, vicino alla sede della Questura, per ricordare Pinelli. ” Non dimentichiamo le stragi, non dimentichiamo le responsabilità e non dimentichiamo Pino Pinelli”, ha detto la figlia Claudia Pinelli.