Una Formula 1 a impatto zero entro il 2030. E’ l’ambizioso piano di sostenibilità annunciato da Liberty Media per un ‘circus’ sempre più green. L’obiettivo è quello di eliminare entro 11 anni le emissioni di biossido di carbonio. Il progetto, che riguarderà le auto di Formula 1, le attività in pista e il resto delle operazioni, arriva dopo 12 mesi di intenso lavoro con la Fia, gli esperti della sostenibilità, i team di Formula 1, i promoter e i partner. Le operazioni per la riduzione di CO2 inizieranno immediatamente. La Power Unit svolgerà un ruolo chiave nel futuro dell’industria automobilistica: l’attuale propulsore ibrido della F1, combinato con carburanti sostenibili avanzati e sistemi di recupero energetico, rappresenta infatti una straordinaria opportunità per realizzare un’unità a zero emissioni di carbonio. Con oltre 1 miliardo di 1,1 miliardi di veicoli nel mondo alimentati dal motore a combustione interna, c’è il potenziale per ridurre le emissioni di carbonio a livello globale. La Formula 1 si impegna inoltre a far sì che entro il 2025 tutti gli eventi siano sostenibili, un percorso che prevede l’eliminazione della plastica monouso e il riutilizzo di tutti i rifiuti, riciclati o compostati. “Nel corso dei suoi 70 anni di storia, la F1 ha aperto la strada a numerose tecnologie e innovazioni che hanno dato un contributo positivo alla società e alla lotta contro le emissioni di carbonio. Crediamo che la F1 possa continuare a essere un leader per l’industria automobilistica”, evidenzia Chase Carey, presidente e Ceo della Formula 1. “Il nostro impegno per la protezione ambientale globale è cruciale. La Fia accoglie con favore questa iniziativa della Formula 1. Non è solo incoraggiante per il futuro del motorsport, ma potrebbe anche forti benefici per la società nel suo insieme”, è il commento di Jean Todt, presidente della Federazione internazionale.
