“Cari viaggiatori, non avremmo mai voluto darvi questa notizia ma, allo scoccare della mezzanotte tra le luci del capodanno, dovremo lasciare questo luogo e non abbiamo un piano B…”. Addio alla ‘Libreria del Viaggiatore’, luogo storico e di culto per i lettori-viaggiatori romani e non, che il 31 dicembre sarà costretta a lasciare la sede di Via del Pellegrino 165 senza sapere, almeno per ora, cosa ne sarà del patrimonio custodito fra le sue mura. L’annuncio arriva su Facebook e racconta delle difficoltà e delle speranze dei gestori, che non si arrendono lanciando l’idea di una libreria itinerante. E che puntano il dito verso un’amministrazione che “fa ben poco per la cultura del libro e della lettura”. “Via del Pellegrino, che per tutti noi è stata una seconda se non addirittura una prima casa, ci vedrà fare i bagagli per iniziare un nuovo viaggio”, scrivono, spiegando come già 5 anni fa “riuscimmo a non far chiudere un luogo storico e magico” anche grazie “alla proprietà dei locali che ci ha permesso di poter riaprire con un affitto calmierato (e non solo) e a chi, in questi anni, ha scelto la Libreria del Viaggiatore come luogo in cui lavorare, collaborare e inventare nuove cose”. Ma ogni sforzo non è bastato per resistere e così “dal primo gennaio la più bella libreria di Roma, una tra le più importanti e raccontate realtà librarie indipendenti al mondo, la più antica tra le libreria di Viaggio… inizia un altro e diverso viaggio il cui punto d’arrivo rimane ancora un mistero. Anche per noi.Non c’è un luogo dove trasferirla – continuano – e, di fatto, ci stiamo rendendo conto che una libreria con questa storia, lontana da questa strada, diverrebbe inevitabilmente altro.Semmai altro ci fosse”. C’è però “una domanda che ci tormenta”: “La città di Roma si rende davvero conto dell’enorme patrimonio lasciato dall’esperienza di un libraio come Bruno Boschin e da cosa significhi la Libreria del Viaggiatore di Roma per il patrimonio culturale e comune questa Città?”. “Probabilmente no”, la risposta con l’invito a un “ragionamento serio” sulla questione. Ma per i gestori è Roma che “non si occupa dei suoi figli migliori. Una pubblica amministrazione che fa ben poco per la cultura del libro e della lettura, che permette che altre librerie prendano fuoco, che non si è mai occupata di tutelare alcune attività artigiane rendendo il centro storico un enorme supermercato a cielo aperto, perché dovrebbe occuparsi dell’ennesima libreria in procinto di chiudere? Ma, per fortuna, a parlare, preoccuparsi e raccontare ciò che per 30 anni è stata La Libreria di via del Pellegrino c’è la stampa di mezzo mondo, assieme a tutti voi che avete frequentato questo luogo: lasciarvi – spiegano – sarà la cosa più difficile e dolorosa… Sarebbe bello dirvi arrivederci con un dove e quando, ma per adesso ci fermiamo qui. Però non abbiamo mai smesso di sorridere, sappiatelo. E soprattutto di viaggiare anche con la testa”. Intanto, però, i gestori non si danno per vinti e a partire dal prossimo 29 novembre invitano i lettori ‘a comprare un pezzettino di libreria, da portavi a casa, che selezioneremo per tutti voi. E la sera, sempre di venerdì 29, una piccola festa d’addio dal tramonto all’alba”. Un modo per non sparire “e per essere sicuri che questi libri possano restare al sicuro, sapendoli nelle vostre case. Un modo per darci una mano in un passaggio molto complicato anche da un punto di vista economico, inutile nasconderlo. Un modo per poter contribuire al progetto ‘Libreria in Viaggio’ – semmai riuscissimo a metterlo in piedi, ma ci vorrà ancora qualche mese – con cui vorremmo portare in giro per l’Italia la storia di popoli e territori, in attesa (forse…) che la libreria del Viaggiatore torni a casa”.