“Sono pesanti sulla filiera lattiero-casearia i riflessi dell’emergenza Covid-19. Registriamo una sensibile riduzione dell’attività nel settore della trasformazione: la chiusura del canale della ristorazione e della ricettività alberghiera si traduce, per i caseifici artigianali, in una perdita consistente del fatturato. Viviamo una crisi che forse non ha precedenti e che esige azioni concrete a sostegno di un asset strategico per la nostra economia. Per questa ragione, CNA Lazio ha chiesto la convocazione, da parte della Regione, in particolare dell’assessore all’Agricoltura, di un tavolo regionale, per trovare insieme, allevatori e realtà della trasformazione, con l’apporto delle istituzioni, un’intesa su come affrontare le difficoltà di questa fase e definire un piano per il dopo-emergenza”. Lo afferma Giovan Battista Chiodetti, imprenditore del settore caseario, vicepresidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia. “Tutte le imprese vivono una situazione di grande sofferenza, sia il mondo agricolo sia i caseifici artigianali che utilizzano il latte dei nostri territori per prodotti di alta qualità e che vogliono continuare ad onorare gli impegni con gli allevatori, con i pastori che ogni giorno dell’anno forniscono il latte alle nostre aziende”, osserva Chiodetti. “È per noi evidente che ci salviamo da questo tsunami solo con una strategia unitaria per la tutela di una filiera fondamentale per il made in Italy e per i cittadini: dal prezzo del latte, non solo bovino e bufalino ma anche ovino, fino alla commercializzazione del prodotto, prevedendo, per quest’ultimo aspetto, un intervento sulla grande distribuzione, affinché si privilegino i prodotti italiani, in questo caso di una regione che vanta tante eccellenze. Si sostengano e si valorizzino – conclude il vicepresidente della CNA – realtà produttive da sempre impegnate per garantire l’igiene e la sicurezza, a tutela della salute del consumatore”.