L’esemplare segnalato dai Carabinieri è stato poi trasferito presso il CRFS Lipu di Roma
Il racconto del gruppo etrusco delle zoofile: “Si usa dare dell’”allocco” ad una persona sciocca o tonta poiché l’espressione di questo particolare rapace notturno, con i suoi occhi tondi,fissi e vacui se illuminati dalla luce, sembra suggerire poco acume e tanta ingenuità. Ma si sa molti luoghi comuni nascono da una visione superficiale delle apparenze e questo caso non fa eccezione! Così ieri sera i nostri agenti di servizio hanno fatto la conoscenza con un pullo di Allocco (Strix aluco) rinvenuto sulla carreggiata di una strada statale da una volante dell’Arma dei Carabinieri che prontamente ha richiesto il nostro intervento. Si ricorda che è fortemente sconsigliato raccogliere i giovani esemplari a terra perché è il loro ciclo naturale di crescita tentare di volare nei pressi del nido ma il luogo tutt’altro che sicuro dove si trovava ha spinto i Carabinieri a fare un’eccezione, vista anche la velocità con cui sfrecciano le poche vetture in circolazione. Così preso in consegna questo piccolo dallo sguardo profondo e forse un po’triste i nostri agenti lo hanno accudito per una notte per poi portarlo stamane al CRFS Lipu Roma dove il personale preparato e instancabile, anche in questo periodo di crisi, non ha mai smesso di curare la fauna selvatica che arrivava bisognosa. Il nostro Nucleo di Guardie perciò ci tiene a ringraziare nella persona della Responsabile del Centro, Francesca Manzia, tutto lo staff di volontari! Venendo all’Allocco questo è tutt’altro che stupido. Rapace che si adatta anche all’ambiente urbano (lo si può sentire di notte nei centri storici), predatore dall’udito finissimo e da una forte presa d’artigli (che i nostri agenti hanno potuto sperimentare mentre controllavano che non fosse ferito)l’allocco forma coppie stabili per tutta la sua vita e protegge la famiglia che cresce, con tenacia e devozione. Insomma un uccello fiero e dal nobile portamento, se non fosse per lo spiacevole modo di cibarsi, ovvero ingoiando le prede ancora vive per poi espellere ossa ed esoscheletri sotto forma di piccola borre (anche il piccolo ha espulso gli scarti del suo ultimo pasto…) Speriamo che possa presto involarsi e con i suoi occhi neri come la notte percorrere le strade nel sonno delle città!”