di Alessandro Grando*
Se da una parte con l’inizio della “fase 2” dell’emergenza sanitaria sono stati consentiti maggiori spostamenti, e quindi si è potuti tornare a far visita ai congiunti e a praticare attività sportiva all’aperto, dall’altra c’era una certa apprensione su come la città avrebbe reagito a questo cambiamento. In questi giorni abbiamo spiegato più volte che la parola “fase 2” non è sinonimo di “liberi tutti”. L’emergenza non è ancora finita e bisogna imparare a convivere con il virus. Le regole da rispettare sono semplici e ormai le conosciamo: non si può uscire di casa senza un motivo valido, si deve rispettare la distanza di sicurezza e non si devono creare pericolosi assembramenti di persone. Da quando ho annunciato che sarebbe stato possibile ritornare anche sulle spiagge a praticare attività sportiva alcuni si sono detti preoccupati per i possibili problemi connessi a questa scelta. Ma in base a quanto accaduto oggi ho avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta. Le nostre spiagge sono state sicuramente popolate da sportivi, pescatori e famiglie, ma non in maniera eccessiva, e non ci sono stati episodi di trasgressione delle regole: i pescatori erano tutti ben distanziati, così come chi correva o chi portava a spasso il cane. I problemi maggiori li abbiamo riscontrati al di fuori dalle spiagge, presso alcuni bar e in alcuni tratti del centro, soprattutto in prossimità del lungomare. Lo dico con molta delusione: la quasi totalità dei casi problematici ha riguardato i giovani. Ovviamente non è mia intenzione generalizzare, mi è capitato di vedere tanti ragazzi praticare attività sportiva ben distanziati e indossando le mascherine. A loro va il mio plauso e il mio ringraziamento. Con questo post lancio un appello a quei ragazzi che invece hanno dimostrato di non aver la testa sulle spalle: capisco la voglia di socializzare con i vostri coetanei dopo settimane di isolamento, ma comportandovi da irresponsabili mettete a repentaglio la vostra salute e di chi vi sta accanto. L’ho già detto e lo ripeto, se ci saranno problemi nella gestione della fase 2 sarò costretto a chiudere nuovamente i luoghi pubblici e a vietare determinate attività. A causa vostra ci rimetterebbe una città intera. Ovviamente anche nei prossimi giorni continueranno i controlli da parte delle Forze dell’ordine, che ringrazio ancora per il grande lavoro che stanno svolgendo da mesi. Ma è paradossale che qualcuno vi debba controllare perché da soli non siete in grandi di tutelare la vostra salute.
*Sindaco di Ladispoli