martedì, Novembre 5, 2024

Roma, la Corte d’Appello ha confermato la confisca dei beni per 22 milioni di euro ad un imprenditore ritenuto vicino al clan dei casalesi

La Corte di Appello di Roma ha confermato la confisca dei beni per 22 milioni di euro a un’imprenditore Vincenzo Zangrillo, ritenuto vicino al clan dei casalesi. Nel marzo 2018, il Tribunale di Latina, accogliendo la proposta della Dia, aveva già confiscato il suo patrimonio a Latina, Frosinone, Napoli e Isernia, e provveduto a sottoporlo anche alla misura della sorveglianza speciale per 3 anni. Le indagini della Dia hanno dimostrato il nesso tra l’espansione del suo patrimonio e le attività illecite da lui commesse, tra cui spiccano il traffico internazionale di stupefacenti e di rifiuti illeciti, associazione a delinquere, riciclaggio e traffico internazionale di auto, reati per i quali era stato già arrestato. Tra i beni confiscati spiccano oltre 200 mezzi (autoarticolati, auto, motocicli, furgoni), 150 immobili, 21 ettari di terreni ubicati a Latina e Frosinone, 6 società, 21 conti correnti e rapporti bancari di varia natura, per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro.
Redazione
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