Il capo dell’intelligence russa all’estero (Svr), Serghiei Narishkin, ha detto di non escludere che il presunto avvelenamento dell’oppositore russo Aleksey Navalny possa essere una provocazione dei servizi segreti occidentali. “Non possiamo escluderlo”, ha affermato Narishkin rispondendo a una domanda dei giornalisti. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. Narishkin ha ribadito la versione di Mosca secondo cui i medici russi non avrebbero trovato tracce di veleno nel sangue di Navalny.