“Con Salvini e Tajani, abbiamo deciso di fare una cosa sobria per esprimere solidarietà a Matteo. Questa è una vicenda che ci coinvolge tutti, non solo lui. Ci siamo visti stamattina, abbiamo fatto colazione insieme. L’ho visto sereno e tranquillo”. Lo ha detto a Catania, Giorgia Meloni a margine di un flash mob in centro città nel giorno dell’udienza di Salvini per il caso Gregoretti. “Con questo flash mob portiamo idealmente solidarietà ad un amico ed alleato, Matteo Salvini. Ma il motivo più importante di questa iniziativa è anche un altro: non comprendo come alcune forze politiche non si rendano conto della mostruosità che sta avvenendo oggi: se nel sistema politico italiano un ministro non può più fare quello che la stragrande maggioranza dei cittadini gli ha chiesto, difendendo le leggi e i confini della nazione, i cittadini per cosa dovrebbero votare?” dice Meloni. “Penso che sia mostruoso che l’aula del Senato, incurante della separazione dei poteri, abbia deciso di votare l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini per aver fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale e che la gente gli aveva chiesto di fare, ovvero, difendere i confini della nazione. Tra l’altro mandato a processo da gente che invece ha tradito tutti gli impegni che aveva preso con i cittadini” sottolinea la presidente di Fdi. “Abbiamo quindi un problema serio. Se domani – aggiunge – o fai quello che vuole la sinistra o ti mandano a processo se non lo fai, comunico che è finita la democrazia e non ha senso che andiamo a votare perché comunque vincono loro”. “Credo che tutto questo – conclude Meloni – sia assolutamente spaventoso perché non succede in nessun altro Paese di diritto”.