”Si rischia di rinviare la ripresa al 2022”. E’ l’avvertimento che arriva da Confindustria, nel corso dell’audizione sulla legge di bilancio 2021, nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. ”Per innalzare il Pil -avverte il direttore generale, Francesca Mariotti- servono investimenti e riforme, così da accrescere la produttività, la causa della bassa crescita italiana: questo renderebbe le nostre imprese molto più competitive sui mercati esteri”. La legge di bilancio, “integrata” con le misure previste dall’Europa, ”mobilita risorse significative, che immetterebbero nell’economia 73,6 miliardi nel 2021”. ”Tuttavia, salvo alcune misure positive, gli interventi di più lungo periodo sulla crescita e la competitività del sistema industriale appaiono deboli e le principali scelte sono rinviate al Piano nazionale di ripresa e resilienza’.