“Pensiamo alle famiglie in difficoltà e poi a turisti e settimane bianche: ad oggi è prematuro dare una data per l’apertura della stagione invernale e quindi dello sci”. Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher rispondendo ad una domanda sulla data di apertura della stagione sciistica in Alto Adige e sulle Dolomiti. “Il nostro primo obiettivo è avere un pieno controllo dal punto di vista epidemiologico e sollevare il peso dall’azienda sanitaria, quindi riprendere la didattica in presenze e far ripartire le attività economiche che è chiusa – ha aggiunto Kompatscher -. Si aprirà con i settori meno rischiosi e quindi penso a bar e ristoranti. E’ ovvio che l’Alto Adige guarda al turismo ma è prematuro annunciare aperture per singoli comprensori sciistici”. “Il lockdown proseguirà fino al 29 novembre ma in vista del Natale si potrà aprire, certo, con un’analisi dei dati che faremo in questa settimana: l’obiettivo è che vogliamo riaprire le attività. La risposta dei cittadini è andata oltre le aspettative perchè il nostro target era di 350.000 e adesso, a screening ancora non terminato, siamo a oltre 322.000 test”, ha osservato Kompatscher oggi pomeriggio del primo bilancio – ancora parziale – del vasto screening sanitario sulla popolazione, il primo in Italia dall’inizio della pandemia di coronavirus. La campagna, dal titolo ‘Test rapidi in Alto Adige’ che ha interessato tutti i 116 Comuni altoatesino, è stata allestita in pochi giorni e ha come obiettivo quello di individuare le persone positive e quindi rallentare il più rapidamente possibile il contagio. Alle ore 16 su 322.312 test effettuati, 3.040 hanno dato esito positivo, ovvero lo 0,9% dei testati. “Oltre 322mila persone che si sono fatte testare è un successo oltre alle aspettative, in grande successo dei cittadini: gli altoatesini possono essere orgogliosi di loro stessi. Il lockdown durerà comunque fino al 29 novembre ma sfrutteremo questi dati dello screening per analizzarli in questa settimana perchè vogliamo aprire le attività. Cosi” si potrà aprire prima di Natale”, ha detto Kompatscher. “Senza lo screening non avremmo individuato gli oltre 3.000 asintomatici e nell’arco di poco tempo gli infettati sarebbero potuti essere 95.000”, ha aggiunto Kompatscher. Facendo un paragone con il calcio, Kompatscher si è rivolto ai cittadino dicendo, “non abbassate la guardia, altrimenti sarebbe come mollare all’89/o minuto una partita nella quale si è in vantaggio”. Il presidente altoatesino, ricordando che lo screening in Slovacchia aveva dato un rapporto test-positivi dell’1,5%, ha detto che “l’1,% dell’Alto Adige è un risultato straordinario”. Su 322.313 testati, 3.040 sono risultati positivi.